Continua a segnare temperature elevatissime il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza; le ultime notizie per Quota 96 e precoci vanno come al solito in direzioni opposte, con un nuovo importante spiraglio di risoluzione per i primi e una sostanziale situazione di stallo per i secondi. Partendo dai Quota 96 l’ultima ipotesi che si sta facendo strada in queste ore prevede la presentazione di una deroga al disegno di legge 1558 (‘Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico’) attualmente in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato; a suggerire la presentazione di una deroga l’ANIEF, il Sindacato degli Insegnanti, ma nonostante l’indubbia validità un’ipotesi del genere dovrebbe comunque prevedere un assenso politico che al momento sembrerebbe non sussistere.
Riforma Pensioni 2014 sempre più lontana invece per i lavoratori precoci, che dopo le confortanti dichiarazioni delle ultime settimane hanno dovuto fare i conti con i richiami del FMI e con le cifre diramate da Renzi circa le coperture economiche necessarie a sostenere alcuni dei provvedimenti che troveranno posto nella Legge di Stabilità. Il pericolo che non ci siano abbastanza risorse per costruire una riforma delle pensioni 2014 ampia e strutturata che possa abbracciare anche la vertenza dei precoci è purtroppo concreto: a complicare il quadro il fatto che il governo Renzi rischia di cadere a causa della riforma del lavoro e della tanto discussa soppressione dell’articolo 18. Se Renzi non troverà una maggioranza adeguata dovrà porre la fiducia sul testo con conseguenze abbondantemente ipotizzabili in caso di diniego della stessa.
L’iter di riforma delle pensioni 2014 procede in sostanza con molti bassi e pochissimi alti.