Si parla molto di riforma della Scuola nel mese di settembre, ormai è tradizione italica: in questo 2014 tutto ruota su #labuonascuola di Renzi, la vicenda dei Quota 96, degli insegnanti precari e dei supplenti assunti... ma i bidelli e gli assistenti amministrativi e tecnici? Ci sono 15mila bidelli precari o aggiuntivi e 64mila assistenti, un esercito che compone il personale non-docente, gli ATA - ausiliari tecnico amministrativi che il piano scuola del governo Renzi non considera, almeno finora.
Cambierà qualcosa nelle prossime settimane o l'inizio dell'anno scolastico sarà per questi cittadini, per questi lavoratori "di serie B", pieno di incertezze ed incognite? Un posto di lavoro come bidello fisso arriva mediamente dopo 10 anni di precariato ed il mese di settembre vede sempre una trottola di graduatorie e punteggi davvero confusionaria e ansiogena per gli interessati, al pari e forse più che le varie "graduatorie per la messa ruolo degli insegnanti", già di per sè stressanti. Eppure di questi bidelli precari non se ne parla mai o quasi, il personale ausiliario della scuola viene considerato sempre troppo poco e anzi, la riforma della scuola firmata Renzi proprio non li considera: malissimo, visto che assistenti e bidelli sono lavoratori fondamentali per il buon funzionamento di ogni istituto scolastico, spesso sono anche "amici" di studenti e professori coi quali si instaura un rapporto umano che dura per anni.
Gli ATA comprendono, oltre ai bidelli, anche gli impiegati che stanno nelle segreterie delle scuole ed i collaboratori scolastici: per l'anno scolastico 2014-15 la Cgil conta oltre 205mila lavoratori ed il sindacato di categoria Anief stima che almeno 12mila andrebbero assunti immediatamente. Però se giustamente si parla tantissimo delle pensioni per i Quota 96 (se ne parla purtroppo negativamente, come sappiamo) e delle assunzioni degli insegnanti precari e supplenti, dei bidelli e degli altri componenti il personale non-docente della scuola non si dice quasi nulla. Vediamo allora un po' di numeri.
Sapete quanto è lo stipendio di un bidello? 1300 euro lordi al mese, 900 euro netti, che dopo 35 anni di lavoro diventano 1700 euro lordi; attualmente gli assistenti amministrativi sono 47.987, quelli tecnici 16.153, ed il loro stipendio medio parte da 1500 euro lordi al mese per arrivare a 1900 euro lordi dopo ben 35 anni di lavoro: un insulto per chi materialmente manda avanti le scuole dove bambini e ragazzi devono studiare e formarsi come persone civili.
Per diventare bidello, assistente amministrativo o tecnico a scuola, insomma per diventare un ATA, si deve presentare domanda al Miur, quando sono aperte le finestre per le graduatorie d'istituto; si resta poi in attesa di una supplenza e, passando da un incarico temporaneo all'altro, si devono accumulare 24 mesi di lavoro per essere inseriti nelle graduatorie permanenti: ci vogliono come minimo tre anni per farcela. Ma non è finita: il passo successivo è ricevere la chiamata dell'ufficio scolastico provinciale per avere un incarico annuale, così da poter poi avere l'immissione a ruolo: tempo stimato 7-8 anni al Nord Italia, fino a 13 anni al Sud dove c'è anche la concorrenza dei "lavoratori socialmente utili", altra categoria che si sovrappone per certe mansioni ai bidelli.
Ad ora ci sono 10.121 bidelli nelle liste d'attesa, in più ci sono altri 4824 "posti aggiuntivi autorizzati", cioè aggiuntivi sull'organico di fatto, che servono a coprire esigenze stabili e incontenibili in particolari situazioni di disagio e vengono di solito attribuiti con ritardo rispetto all'anno scolastico, con le ovvie conseguenze di disagio lavorativo e personale degli interessati.
Un vero schifo tutto italiano, non c'è altro da dire.