I precari sono l'oggetto principale della riforma Scuola del Miur e di Renzi. Ma anche se è prevista l'assunzione di circa 150.000 di loro, la beffa è dietro l'angolo. E non solo per loro, ma anche per gli abilitati TFA e PAS. Perché diciamo così? In quanto ai precari, il governo ha deciso che se vogliono essere assunti dovranno accettare il ruolo in qualsiasi regione gli venga proposto.
Se questo viene rifiutato, potranno dire addio al ruolo in quanto depennati. Per riuscire nell'intento di eliminare le graduatorie ad esaurimento è necessario un alto tasso di mobilità rispetto al passato, in quanto i neo prof andranno collocati nei posti disponibili, indipendentemente dove si trovano sul territorio nazionale. Ad essere penalizzati saranno ancora una volta i precari del Sud, che dovranno spostarsi verso il Nord. Per poter realizzare tutto questo sarà necessaria una modifica di legge, che sarà operativa da gennaio col decreto di stabilizzazione annunciato da Matteo Renzi. Adesso i nuovi vertici del Miur stanno lavorando all'analisi della composizione delle Gae e delle graduatorie di istituto, di cui resterà solo la seconda fascia, utilizzata per le supplenze che non potranno essere coperte dal nuovo organico funzionale che nascerà.
Riforma scuola, TFA e PAS: beffa anche per loro
Che dire di TFAe PAS? La riforma scuola non porta buone notizie nemmeno per loro. Dato che il reclutamento cambierà, che le GaE saranno svuotate e le assunzioni avverranno solo tramite il concorso docenti a partire dal 2016, è come se PAS e TFA siano già morti. Come si farà a diventare docente? È necessaria l'iscrizione ad un biennio specialistico, nell'ambito del corso di laurea di propria specializzazione, con accesso a numero chiuso (la selezione si baserà sui titoli e gli esami). Poi si dovrà portare a termine un tirocinio nella scuola sotto la supervisione di un docente 'mentor', ed infine, se la valutazione sarà positiva, si potrà conseguire l'abilitazione.
E se la valutazione fosse negativa? Il tirocinio potrà essere ripetuto solo una volta, per cui chi non riesce a superarlo nessuno delle sue volte non potrà abilitarsi. Per coloro che decidono di abilitarsi anni dopo aver conseguito la laurea, sarà necessario sostenere gli esami integrativi (con selezione a numero chiuso). Voi che ne pensate di questa 'rivoluzione'? Continuate a seguirci per altri dettagli sulla questione.