Il Consiglio dei Ministri esce allo scoperto e dà il via libera alle assunzioni nella Scuola. Una notizia che nell'ambiente attendevano da tempo con grande trepidazione, insegnanti e personale ata, che dopo aver passato un'estate caldissima, non per via del fattore climatico, iniziano a vedere qualche spiraglio di luce in fondo al tunnel. Questo dovrebbe essere il primo passo verso la riforma della scuola, vera e propria scommessa del governo targato Matteo Renzi, e sul quale lo stesso premier gioca gran parte della sua credibilità. Via libera al ministro Giannini per l'assunzione di 30000 unità nel mondo della scuola, vediamo insieme come verranno ripartiti.
Verranno assunti 15439 docenti del ruolo ordinario ed educativo, 620 dirigenti scolastici, 4599 del personale ausiliario, tecnico e amministrativo (ata) e ben 13342 insegnanti di sostegno per alunni con disabilità. La riforma della scuola mette al centro proprio gli insegnanti, con l'obiettivo di eliminare le graduatorie ad esaurimento ed i precari, Renzi spera di poter far assumere circa 150000 insegnanti entro settembre 2015, per poi indire un concorso che nel triennio 2016-2019, dovrebbe far sì che vengano assunti altri 40000 docenti da inserire in ruolo. Insomma un periodo di grandi cambiamenti, gli insegnanti rimangono in trepida attesa sperando che il tutto si risolva nel più breve tempo possibile, eliminando tutta l'ansia accumulata in questo lungo tempo di attesa.
Adesso il ministro della Pubblica Istruzione, Giannini, adesso diventa il centro di gravità permanente per tutta la categoria della scuola, e c'e` da scommettere che insegnanti e personale ata terranno le antenne ben drizzate in attesa di ricevere la notizia che potrebbe dare una svolta alla loro vita. Quindi riassumendo, 30000 assunzioni nel breve, come introduzione alle future altre 120000 assunzioni, per un totale di 150000, che rappresentano uno degli obiettivi della riforma della scuola, vero e proprio cavallo di battaglia del governo capitanato dall'ex sindaco di Firenze. Staremo a vedere.