La Corte di Strasburgo che il 26 novembre si è pronunciata sulla reiterazione di contratti a termine nella Scuola ha dato il via ad una serie di iniziative tra i docenti precari. Da un lato qualcuno si è organizzato in un movimento per aprire un tavolo di concertazione con i politici per suggerire modifiche sostanziali al disegno presentato da Renzi. Dall'altro sono già numerosi i ricorsi avviati da chi insegna da precario nella scuola da più di 36 mesi, alcuni dei quali anche con Class Action.

Anche in Toscana ora ne è stata avviata una e se volete sapere qual' è basterà semplicemente richiedere l'iscrizione al relativo gruppo su Facebook "Precari in Class Action".

I ricorsi

Come è noto i sindacati di categoria hanno già avviato diversi ricorsi per la mancata stabilizzazione e altri ne stanno partendo in questi giorni sul tutto il territorio nazionale. Del resto, il motivo lo si ritrova anche nel decreto legislativo 368/01 che recepisce le direttive comunitarie e in specie all'articolo 5, comma 4 dove c'è chiaramente scritto che stipulare contratti a termine successivi per un periodo superiore a 5 anni significa che l'ultimo di questi è da intendersi come a tempo indeterminato.

Non fa specie pertanto che decine di migliaia di precari si siano già rivolti agli enti preposti alla loro tutela, inclusi gli avvocati che hanno già affrontato e vinti ricorsi simili.

In Toscana

Parte la prima Class Action in Toscana con l'iniziativa avviata da un gruppo di precari che ha contattato un legale che ha già vinto un ricorso per un suo assistito, oggi ex assessore toscano, nella figura di Andrea Gabbani ottenendo un congruo risarcimento. L'avvocato Riccardo Sensi in Montecatini, relativamente alla sentenza stessa, ne spiega il significato in termini soprattutto di tipo risarcitorio e per i mancati adeguamenti salariali e per l'impossibilità pratica per l'insegnante di poter programmare serenamente il suo futuro, tale per cui il risarcimenti approvati dai tribunali in questo periodo sono veramente interessanti, oltre all'immissione in ruolo conseguente come sanzione per la condotta abusiva sulla contrattazione a termine in virtù del succitato decreto legislativo 368/01.

Molto effetto avrà anche l'attesa pronuncia, prevista per il febbraio prossimo della Corte Costituzionale in merito alla sentenza europea. Ma intanto, il gruppo "Precari in Class Action" ha deciso di avviare immediatamente l'azione legale e attende altre adesioni dai colleghi residenti nella regione.