Li diamo i soldi indietro ai pensionati o no? Dove li troviamo? Li diamo solo a quelli fino a 1.500 euro o a tutti? A rate o in unica soluzione? Aumentiamo l'IVA per recuperare i soldi? Mica possiamo tagliare ancora i vitalizi ai parlamentari, li abbiamo già eliminati nel 2012. Mentre il Governo è alle prese con il rimborso voluto dalla Consulta e dovuto ai pensionati per lo stop alla rivalutazione nel decreto "Salva Italia" del binomio Monti-Fornero nessuno pensa di recuperarli dalle Pensioni future dei parlamentari.
Ma come funzionano le pensioni (vitalizi secondo noi) che spettano ai nostri parlamentari ma anche ai nostri consiglieri regionali. Nel 2012 si approvò in Parlamento l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari una geniale trovata per dimostrare che tutti dobbiamo fare sacrifici per colpa della crisi. Si disse che anche per i parlamentari si sarebbe passati alla pensione con sistema contributivo voluto dalla Fornero. Nel frattempo l'età pensionabile è salita oltre i 66 anni (e si prevede che arriverà ai 70 anni), bisogna lavorare per 40 anni o più ed il calcolo verrà fatto non più sulla retribuzione ma sulla contribuzione.
Stanno discutendo della cosiddetta quota cento (65 anni di età e 35 di contributi per esempio) e sembra un regalo ai futuri pensionati.
Ma non è così, non per tutti e soprattutto non per i parlamentari che se parlassimo come loro di quote, diremmo che vanno in pensione con quota 70. Lasciamo perdere i vecchi parlamentari che in virtù delle vecchie leggi sui vitalizi hanno percepito e continuano a percepire super vitalizi anche di 6.000 euro al mese per pochi anni da onorevoli. Con le norme approvate nel 2012 un deputato eletto per una legislatura di 5 anni, al compimento dei 65 anni andrà in pensione con 2.000 euro al mese. Poco rispetto ai 3.000 previsti dalla vecchia normativa ma tanti per soli 5 anni di lavoro e senza versare niente perché sono Camera e Senato a trattenere poco meno del 9% lordo dello stipendio del parlamentare per garantirgli la pensione.
Ogni anno di legislatura superiore ai cinque, quindi per i rieletti, si abbassa di un anno l'età pensionabile. Con due legislature e quindi 10 anni di lavoro in Parlamento si potrà andare in pensione a 60 anni con 3.000 euro di pensione, quindi esattamente come i vitalizi che hanno cancellato. Il sistema contributivo prevede coefficienti di capitalizzazione, ma per i contributi versati dai parlamentari sono il doppio di quelli delle persone normali ed ecco spiegato l'importo che percepiranno. Hanno cambiato nome ai vitalizi e li hanno ridotti un po' ma sempre vitalizi sono. E poi non riescono a trovare i soldi per rendere giustizia alle persone che per la Corte Costituzionale devono essere rimborsati.
Ma quando i politici vanno in televisione dicono sempre che le sentenze non vanno discusse ma solo applicate, e adesso si cerca di discutere una sentenza della Consulta per vedere di risparmiare sui pensionati che prendono 1.500 euro lordi di pensione.