Prima di procedere con la riforma pensioni serve il confronto con le parti sociali. Tornano a ribadirlo i leader delle organizzazioni sindacali dove le ultime novità sulle correzioni alla legge Fornero per l'inserimento nel sistema previdenziale di nuove modalità per l'accesso alla pensione anticipata già a 62 anni (ma con delle penalità) annunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in attesa della definizione delle proposte che saranno messe nero su bianco entro giugno, così come confermato oggi, dal presidente dell'Inps Tito Boeri.

E' da lì che si dovrà partire per il confronto sulle modifiche alla legge Fornero nella prossima legge di stabilità.

Riforma pensioni, sindacati al governo: bene flessibilità in uscita, ora il confronto

"La Cisl - ha affermato oggi in una nota il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, - ritiene che sia necessario cambiare l'attuale normativa previdenziale introducendo nel sistema una flessibilità, necessaria anche - ha aggiunto il sindacalista - per fare entrare più giovani al lavoro. Ma riteniamo fondamentale che il Governo non proceda su questo tema con scelte unilaterali - ha sottolineato il dirigente sindacale - ma apra un reale confronto con le parti sociali".

''La grande attenzione di oggi sulle Pensioni - ha detto oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - è dettata dalla sentenza della Corte costituzionale. Ma il tema vero - ha evidenziato la leader del sindacato rosso - è l'emergenza di una legge sbagliata e piena di ingiustizie".

Previdenza, Ferrero (Prc): 'Renzi demagogo, serve pensione anticipata senza penalità'

Critico sulle proposte dell'esecutivo per la pensione anticipata con penalizzazioni lievi il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero che attacca il premier: "Matteo Renzi si conferma demagogo totale. Puoi tornare ad andare prima in pensione - ha detto parlando della flessibilità per i prepensionamenti - ma ti tagliano l'entità della pensione, un vero taglio.

Noi - ha aggiunto il leader del Prc - proponiamo l'abolizione della legge Fornero e la riduzione dell'età pensionabile a 60 anni senza nessun taglio - ha sottolineato Ferrero - e un tetto di 5.000 euro a tutte le pensioni".

Pensioni, prestito pensionistico per la flessibilità in uscita o a rischio i conti pubblici

E tra le proposte per una maggiore flessibilità in uscita torna in discussione anche quella sul prestito pensionistico. A "rilanciarla" l'ex ministro del Welfare Enrico Giovannini. In un'intervista rilasciata oggi all'agenzia di stampa Adnkronos, l'ex ministro rilancia la sua proposta di "prestito pensionistico" perché la pensione anticipata con penalizzazioni, ha spiegato, potrebbe creare "nel brevissimo tempo un boom della spesa pubblica qualora vi aderiscano molte persone".