Pubblicata in GU la circolare n.2/2015 in materia di pensionamento obbligatorio per coloro che hanno maturato i requisiti di accesso alla pensione prima della Riforma Fornero. Il documento contiene i requisiti, tempistica di maturazione degli anni di servizio e contributivi per il collocamento in pensione d'ufficio dei dipendenti pubblici, abolizione del trattamenimento in servizio e le eccezioni.
Nessuna corsia preferenziale per i Quota 96 e nemmeno per il personale della Scuola. Nel dettaglio i punti fondamentali della circolare del ministero firmata dal ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Anna Maria Madia.
Pensionamento e requisiti: la circolare n.2/2015
Il testo integrale della circolare n.2/2015 può essere letto al seguente indirizzo:http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2015/02/DipendentiPAServizio.pdf. Il documento stabilisce il collocamento in pensione per i dipendenti pubblici che hanno maturato i requisiti entro la data del 31/12/2012 e con il perfezionamento del raggiungimento di 65 anni, ai sensi della normativa disposta con la Riforma Fornero e in applicazione dell’art. n.2 l comma 4 del dl 101 del 2013. Le PA, nel caso di dipendenti soggetti al nuovo provvedimento in materia previdenziale, avranno la possibilità di richiedere la risoluzione unilaterale dando un preavviso di 6 mesi: per gli uomini con il raggiungimento dei 42 anni e 6 mesi di servizio e con età anagrafica di 62; per le donne con la maturazione di 41 anni e 6 mesi e 62 anni (chiarito nel punto 3 e punto 3.1, alla voce 'novità della disciplina'). In base alla circolare n.2 del 2015, il requisito anagrafico di 65 anni non sarà però obbligatorio fino al 2017. Altresì a decorrere dal 2014 tale risoluzione del rapporto di lavoro non si applica nei confronti di chi matura 42 anni e 6 mesi di servizio e 62 anni di età.