Il mese di maggio è ormai agli sgoccioli, le dichiarazioni di Matteo Renzi sulla prossima riforma delle Pensioni non ha portato ancora novità sostanziali per i lavoratori precoci, i quali attendono di conoscere il loro destino, nella speranza che vengano prese al più presto misure sulla pensione anticipata fondamentalmente giuste, andando ad escludere in primis quota 100, sebbene resti la più gettonata mediaticamente parlando, e facendo - dall'altra parte - la corte, tra virgolette, a quota 41.

Infine uno sguardo alle ultime notizie sull'opzione donna, tema questo che si è improvvisamente acceso nel corso della terza settimana di maggio appena conclusasi. 

Poletti dà l'appuntamento a settembre ma il metodo contributivo fa già paura

'Resta una delle cento ipotesi possibili sul tappeto', volendo usare le parole utilizzate dal ministro del Lavoro Poletti, ma comunque c'è ed è, per migliaia di lavoratori prossimi alla pensione, una eventualità inquietante, anche perché il metodo contributivo, in sostituzione al sistema misto retributivo più contributivo, comporta il calcolo dell'assegno soltanto sui contributi versati.

Sarà solo una delle cento proposte al momento sul tavolo del governo, come detto, ma la sensazione è che lo spettro del contributivo possa accompagnare, come un fantasma dai chiari contorni sinistri, migliaia e migliaia di lavoratori italiani sotto l'ombrellone in questa lunga e caldissima, non meteorologicamente parlando, estate che ci aspetta da qui a qualche settimana. 

Non 30 euro ma il 30 percento, quando i dettagli fanno la differenza

In questi giorni si continua a ragionare sulla pensione anticipata dei precoci, con le dichiarazioni di Cesare Damiano che dovrebbero in realtà portare un po' più di tranquillità all'interno della categoria, in quanto la quota 100 appare di difficile applicazione anche solo per una semplice questione economica, mentre l'uscita anticipata a quota 41 è l'ipotesi, al momento, più realistica su cui il governo Renzi può lavorare in previsione della Legge di Stabilità, il cui testo verrà discusso a partire da settembre, quando la maggior parte degli ombrelloni sulle spiagge del Bel Paese si staranno chiudendo, annullando l'ombra e - si spera - il fantasma già citato in precedenza. Durante l'ultima settimana, come scritto nel paragrafo d'apertura, l'argomento sulla proroga dell'opzione donna è stato tra i più discussi e cliccati, e proprio a questo proposito vi voglio segnalare l'interessante intervista del nostro Stefano Rodinò alla fondatrice del Comitato Opzione Donna Dianella Maroni, nella quale viene spiegato come il governo possa risparmiare oltre 1 miliardo di euro fino al 2041. Quale la soluzione quindi? Come spiegato dettagliatamente nell'articolo in questione, si dovrebbero unicamente modificare in via amministrativa le circolari numero 35 e 37 dell'Inps pubblicate nel 2012. Last but not least, Renzi dovrebbe spiegarci il motivo per il quale dichiarare pubblicamente che il lavoratore può decidere di uscire prima dal mondo del lavoro rinunciando a 30 euro dal suo assegno quando invece, calcoli alla mano, la riduzione dell'assegno pensionistico sarebbe nell'ordine del 30 percento, non esattamente dunque la stessa cosa. Che cosa ne pensate voi sulla questione 30 euro vs 30 percento?