Nella provincia di Catania le cattedre disponibili per le Fasi 0 e A saranno tutte quelle derivanti dai posti di sostegno in deroga, cioè quelli, per intenderci, provenienti dal cosiddetto organico di fatto. La notizia più inquietante è che le cattedre di sostegno in deroga, sono già la rimanente parte conferita dall'Ambito Territoriale della Provincia di Catania ai docenti di ruolo richiedenti assegnazioni provvisorie provinciali, interprovinciali e utilizzazioni.

Il giorno 31 agosto 2015, infatti, verranno conferite le cattedre per l’assegnazione delle sedi provvisorie ai docenti destinatari di contratto a tempo indeterminato per le fasi 0 e A. In sostanza, quasi tutte le cattedre riservate negli anni passati al personale precario, destinatario degli incarichi annuali fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), spariranno.

Poca comunicazione e trasparenza, dubbi tra i precari catanesi

Cosa preoccupa realmente i precari? I docenti aderenti al Piano Straordinario di assunzione per le fasi B e C sono preoccupati  dal fatto che, se dovessero realmente mancare le cattedre anzidette, loro malgrado, raggiungerebbero immediatamente la destinazione individuata e assegnata dal Miur, non potendo approfittare dell’anno di prova vicino casa.

I docenti precari che non hanno aderito allo stesso Piano, invece, sono preoccupati di dover trascorrere un intero anno a casa senza poter lavorare.

Note Ministeriali e FAQ - Questa incertezza aleggia da molti mesi ormai nella vita quotidiana dei tanti docenti precari e quando si parla di Buona Scuola, subito riecheggiano le troppe criticità: prima tra tutte, la mancanza di trasparenza finora dimostrata da questo Governo, dal Miur e dai suoi maggiori rappresentanti (l’On. Faraone in testa), i quali con le loro reiterate note ministeriali e FAQ di chiarimento, cambiano continuamente le carte in tavola.

Dai Social Network - Dal popolo dei precari dei social network, infine, si colpevolizza anche il Ministro Giannini.

L’accusa maggiore è quella di non essere stata in grado di stilare pubblicamente una graduatoria nazionale di merito per tutti gli insegnanti coinvolti nel suddetto Piano di assunzione e per non aver chiarito i criteri e le metodologie adottate per l’individuazione dei candidati da assumere nella fase B e C.