La normativa riguardante i nuovi concorsi a cattedra che verranno banditi dal Miur è contenuta nei commi che vanno dal numero 109 al numero 114 della legge 107/2015. I concorsi, primo dei quali si svolgerà nel 2016 (bando entro il 1° dicembre 2015) si svolgeranno su base nazionale, in relazione a quello che sarà il fabbisogno del personale scolastico indicato dai piani triennali dell'offerta formativa.

Concorso 2016: prove distinte posti comuni e sostegno, due graduatorie nazionali

I concorsi verranno banditi sia per quanto concerne i posti comuni, sia per quanto riguarda il sostegno e si svolgeranno con prove distinte. Al termine della selezione e delle relative procedure, verranno determinate due differenti graduatorie in base alle quali verranno assegnate le cattedre: si procederà, pertanto, alla distinzione tra graduatoria nazionale posti comuni e graduatoria nazionale posti sostegno. Quest'ultima verrà divisa ulteriormente, a seconda degli ordini e dei gradi scolastici: avremo pertanto la graduatoria sostegno per la Scuola d'infanzia, per la primaria, per la secondaria di primo e di secondo grado. 

Scuola, concorsi ed immissioni in ruolo: applicazione dell'art. 399 del Testo Unico

Per quanto riguarda la procedura relativa alle immissioni in ruolo, si continuerà a tener fede a quanto previsto dal Testo Unico sulla scuola ed, in particolare, all'articolo 399 dove viene indicata l'equa suddivisione tra i posti riservati ai vincitori dei concorsi e i posti individuati attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento.

I vincitori di concorso che verranno immessi in ruolo saranno assegnati direttamente ad un ambito territoriale regionale: sarà l'aspirante docente a scegliere l'ambito territoriale di destinazione.

Le graduatorie dei concorsi avranno validità triennale, in quanto ogni tre anni il Ministero dell'Istruzione sarà chiamato a bandire un nuovo concorso: ecco perchè verrà precluso lo scorrimento della graduatoria alla scadenza dei tre anni, anche nel caso in cui il bando di concorso dovesse subire un ritardo temporale. 

Fra i titoli valutabili in termini di maggiore punteggio nell'ambito del bando di concorso troviamo i titoli di abilitazione all'insegnamento ottenuto dai percorsi di abilitazione o dal conseguimento di specifica laurea magistrale o a ciclo unico oltre al servizio prestato a tempo determinato, per un periodo continuativo che non dovrà risultare inferiore a centottanta giorni, presso istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.