Sappiamo bene come il personale scolastico continui costantemente a rivendicare i propri diritti relativi ai propri stipendi, bloccati ormai da otto anni come conseguenza del 'congelamento' del rinnovo del contratto economico. Mentre la nuova legge ribattezzata 'Buona Scuola' finirà per imporre nuovi sacrifici agli insegnanti e al personale Ata, c'è da portare all'attenzione un aspetto, ignorato dai più, riguardante i dirigenti delle amministrazioni locali, degli Uffici Scolastici Regionali e naturalmente quelli che operano nel dicastero sito in Viale Trastevere.

Dirigenti prenderanno la 'Retribuzione di risultato per l'attività svolta nel 2013'

Premesso che tali dirigenti percepiscono uno stipendio già particolarmente consistente che varia dai 50 ai 100mila euro, molti non sanno che, nel corso dell'estate, il Ministero dell'Istruzione ha autorizzato il pagamento di quella che è stata definita come 'Retribuzione di risultato riferita all'attività svolta nel 2013'. 

Di che cosa si tratta? Molto semplicemente di un premio (si badi bene annuale perchè riferito al solo 2013) di poco inferiore ai trentamila euro... 

News scuola e stipendi docenti: la beffa dei 250 euro all'anno solo ai più 'meritevoli' 

A beneficiare di questo 'bonus' supplementare saranno poco più di 200 dirigenti che, evidentemente, devono aver svolto un super lavoro per meritarsi questo 'straordinario': in particolare, il premio verrà riconosciuto a seconda dell'anzianità (per l'esattezza 23.616,80 euro oppure 29.521 euro).

Di certo, si tratta di importi che rappresentano una vera e propria beffa nei confronti degli insegnanti, uno schiaffo morale se confrontati con i 250 euro a testa che, al massimo, potranno riscuotere i docenti, ma solo quelli 'meritevoli'. 

Duecento milioni stanziati in tutto contro i cinque milioni e 23mila euro che verranno erogati a poco più di 200 dirigenti.

Non dimentichiamoci che questi dirigenti che percepiranno questa 'misera' retribuzione di risultato da quasi trentamila euro dovrebbero svolgere funzioni che, in realtà, le varie riforme che si sono susseguite sin qui, vengono svolte attualmente dall'amministrazione delle singole scuole.