Sembra si sia giunti a dire fine al capitolo ritardo pagamento supplenze brevi del personale della Scuola,  il 15 dicembre, infatti, è stata effettuata un'emissione speciale per pagare migliaia di supplenti brevi che erano rimasti per parecchio tempo senza stipendio e cedolino, fino a costringere alcuni di essi a spostatisi dal sud al nord per lavorare e, addirittura, andare a mangiare  alla Caritas.

Ritardi pagamenti dipendenti statali

Per molti addetti ai lavori la Buona Scuola di Renzi è un'utopia, una conferma è anche la questione pagamenti,  esistono dei cittadini, tra cui anche Co.Co.Co., Lsu, Lpu e tanti altri dipendenti statali, che spesso si sono visti ritardare pagamenti dopo aver lavorato a servizio presso enti statali.

Anche le scuole rientrano in questa categoria, molti docenti, ma anche il personale Ata, lo scorso anno ha riscontrato ritardi nei pagamenti del servizio prestato nelle scuole in qualità di supplente.

Esigibilità stipendi scuola 

Dopo la lunga diatriba intercorsa tra sindacati, partiti e Governo, si è giunti finalmente a mettere un punto a questa situazione paradossale e così, dal 24 dicembre, ben 25 mila dipendenti della scuola impegnati in supplenze brevi, potranno presentarsi allo sportello bancario o postale e prelevare lo stipendio tanto agognato dopo mesi di attesa.

La questione però- così come rivelano i sindacati- forse non è del tutto conclusa, perché non è dato sapere quanti mesi saranno retribuiti.

Il problema del mancato pagamento dipende, secondo quanto comunicato da fonti governative, da una questione di disponibilità di fondi e non, come era stato comunicato in via ufficiale, da un problema di sistema, quindi, i sindacati restano sul chi va là perché fin quando la situazione si risolva definitivamente.

La situazione delle scuole italiane, nonostante il numero ingente di assunzioni, non può dirsi delle migliori, i problemi di cui dibattere sono tanti, uno su tutti la mancanza di personale docente e Ata. Con la legge 107/2015 in molte scuole ci sono docenti in esubero che andranno a fare da tappa buchi nelle scuole, solo quando ce ne fosse la necessità, mentre ci sono scuole che non potranno avere i supplenti giornalmente per sostituire gli assenti a causa del limite posto al blocco di supplenze docente (e Ata), posto dalla precedente legge di Stabilità. Il problema dei disservizi nella scuole, va dall'assenza di personale, ai ritardi dei pagamenti e non è stato realizzata una riforma che possa dirsi meritevole di valore.