Tanti, tantissimi insegnanti non ricevono lo stipendio da mesi. Non siamo in un Paese del terzo mondo, neanche in una Nazione sperduta ai confini del Mondo, ma in Italia. Il gioco di scarico di responsabilità tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il Ministero dell'Economia e delle Finanze sembra ormai ai limiti e una decisione va presa. Sono migliaia i docenti supplenti che non ricevono lo stipendio dal primo settembre e devono far fronte alle spese di ogni tipo (benzina per raggiungere il posto di lavoro, fotocopie per i compiti in classe) con i propri risparmi.
Questa situazione ha arrecato molti problemi ai docenti, soprattutto i giovani lontani da casa ed alcuni di loro si sono addirittura recati alla Caritas, come riportato dal corrieredellasera.it. In molti attendono l'emissione speciale di stipendio di cui si parla, ma comunque se dovesse essere emessa non arriverà prima delle feste. Inoltre, ci sono delle carenze croniche nelle segreterie. In assenza di fondi, però, non è possibile chiamare i supplenti per il personale ATA.
Caos stipendi: situazione diffisa in tutta Italia
Il nuovo sistema introdotto avrebbe dovuto facilitare il pagamento degli stipendi ed invece si è rivelato difficile, complesso, farraginoso. Questo porta non solo ad una perdita di tempo, ma anche ad una perdita di energie nelle segreterie scolastiche le quali, come detto, risultano in carenza di personale.
La situazione è praticamente imbarazzante con numerosi dirigenti scolastici che sono in difficoltà e si rendono conto della situazione per niente piacevole che vivono i loro insegnanti. In molti hanno criticato le assunzioni avvenute, poichè ritengono sia servito a poco questo sperpero di denaro se poi tanti altri docenti non percepiscono lo stipendio.
Su facebook i docenti hanno messo insieme le istanze dei supplenti. Si è disegnata una mappa geografica che indica che la situazione è simile in varie zone d'Italia. Non si tratta, quindi, di pochi casi isolati di docenti, ma di diverse centinaia di scuole dove i docenti non hanno recepito lo stipendio, nonostante abbiano svolto il lavoro. Insomma, dopo le tante polemiche dei mesi scorsi, ancora una situazione incresciosa per la Scuola italiana, che si spera possa essere risolta al più presto.