Arrivano nuove news per le Pensioni dei lavoratori precoci, aggiornate ad oggi 11 dicembre 2015. Il tema è sempre il solito, ovvero una riforma della attuale Legge Fornero che possa garantire maggior flessibilità in uscita, soprattutto per le categorie più a rischio, come chi fa lavori usuranti e i lavoratori precoci. Anche a causa dell'aspettativa di vita, dal prossimo anno i precoci potranno andare in pensione solo dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro, cosa ingiusta e insostenibile.

Abbiamo parlato ieri della vertenza dei Sindacati per la riforma delle pensioni, e in passato anche della proposta dei M5S di consentire un uscita dopo 40 o 41 anni di contributi (allineandosi al ddl di Damiano). Oggi invece, ha parlato l'ex Ministro del lavoro Tiziano Treu, spaziando dall'Opzione donna agli esodati, senza tralasciare i lavoratori precoci. Ecco le sue parole.

Ultime news su lavoratori precoci: Parla Treu e dice no a pensione dopo 40 anni di contributi

Dopo le parole di Vera Lamonica, fanno sicuramente rumore e provocheranno diverse discussioni quelle di Tiziano Treu, che in un intervista ha parlato anche dei lavoratori precoci, spiegando il suo punto di vista.

Per l'ex ministro i lavoratori precoci sono sempre meno numerosi, perché giustamente il futuro richiede che ci sia un’istruzione più prolungata: "I precoci provengono da un altro periodo storico. Se vogliamo in qualche modo salvaguardarli, è possibile mantenere questa formula della pensione anticipata, tornare ai 40 anni di contributi, come propone M5S, appesantirebbe troppo il costo del sistema pensionistico, a discapito dei giovani." L'Ex commissario straordinario dell'INPS aveva già in passato bocciato le ipotesi di uscita anticipata con 41 anni di contributi, e non sembra aver cambiato la sua posizione in questi ultimi mesi. Treu ha spiegato anche che "Anziché inseguire una soluzione caso per caso è meglio formulare una flessibilità in uscita che sia valida per tutti".Treu ha continuato oltre che sulle pensioni dei precoci, anche per chi fa lavori usuranti, spiegando che "Se estendiamo anche i lavoratori usuranti, mi domando dove andremo a finire.

Nell'edilizia ci sono dei lavori usuranti, ma definire l’intero settore oltre a essere costoso non mi sembra giustificato". 

Insomma per Treu i lavoratori precoci e chi fa lavori usuranti dovrebbero uscire dal mondo del lavoro senza particolari condizioni di vantaggio rispetto agli altri, voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con lui o no? Fatecelo sapere nei commenti sottostanti e per esser sempre aggiornati con le ultime news sulle pensioni cliccate segui in alto!