Lavoratori precoci in lotta. Tutti in piazza a Roma davanti ai palazzi che contano, nella fattispecie presidio in piazza Montecitorio, per urlare la loro rabbia e per chiedere con forza la Quota 41. Ricordiamo che tale misura consentirebbe loro di accedere alla pensione con 41 anni di contributi senza limiti di età e senza penalizzazioni sull’assegno mensile. Tale proposta di legge è a firma di Cesare Damiano, Presidente della commissione lavoro della Camera, di Gianpaolo Baretta, viceministro all'economia e finanze, e di Maria Luisa Gnecchi, membro anch'essa della commissione lavoro, tutti e 3 esponenti di spicco del Partito Democratico.

I precoci non erano da soli in piazza a Montecitorio, erano infatti affiancati dalle donne lavoratrici che reclamano la proroga del beneficio Opzione Donna e dai lavoratori esodati, rimasti senza stipendio e senza pensione dopo l'entrata in vigore della legge Fornero del governo del professor Mario Monti del dicembre 2011.

Gnecchi tranquillizza le lavoratrici dell'opzione donna Rizzetto solidarizza con precoci ed esodati

In piazza con i precoci, con le lavoratrici dell'opzione donna e con gli esodati c'era mezza commissione Lavoro capeggiata dal suo Presidente Damiano, dall’onorevole Walter Rizzetto, tra i fuoriusciti del Movimento 5 stelle e oggi nel movimento Alternativa Libera, vicepresidente della Commissione e da Maria Luisa Gnecchi, membro della stessa.

Rizzetto ha dichiarato di essere d’accordo con le dichiarazioni dell’ex ministro Elsa Fornero sul fatto che l’attuale legge che prende il suo nome avrebbe dovuto essere contingente e legata al momento di difficoltà che il Paese Italia (e non solo) stava attraversando. Ora quella legge non è più realistica, perché non tiene conto delle nuove esigenze e delle nuove emergenze. I tempi, ha affermato il vicepresidente della commissione lavoro, ora sono maturi per modificarla. Le ultime notizie sulle pensioni ci rivelano che Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi hanno garantito il loro impegno personale e quello del Pd nell’incalzare l'esecutivo per l'approvazione della Quota 41. Inoltre l'onorevole Gnecchi ha tranquillizzato le lavoratrici dell'Opzione Donna che i fondi a loro destinati non saranno dirottati su altri capitoli e per altri scopi, ma utilizzati per loro che intendono andare in pensione con questo regime.

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