Il giorno 25 aprile si è festeggiata la liberazione dalla dittatura fascista, eppure, secondo i docenti precari, l'intera riforma della 'Buona Scuola', il concorso scuola 2016 e l'Italicum rappresenterebbero un attacco a quelle libertà conquistate più di 70 anni fa. Un comunicato del gruppo 'Manifesto Nazionale Docenti Precari' sottolinea come la situazione italiana stia degenerando e che sarebbe necessaria una nuova resistenza contro il renzismo: il governo starebbe andando avanti con le 'riforme', sovvertendo completamente il dettato costituzionale, nato proprio dal movimento di liberazione nazionale del 1943-1945.

Intanto, il pressing dei docenti precari prosegue e si segnala un intervento all'interno del quale si discute, dal punto di vista giuridico, della possibilità di invalidare le procedure, qualora le commissioni non siano state ancora ufficialmente 'chiamate' entro il giorno della prova scritta.

L'incubo dei precari e il concorso scuola 2016

'Stiamo vivendo l'incubo della Buona scuola', queste le dichiarazioni dei docenti precari nel giorno in cui si festeggia la liberazione. Nel comunicato, si ricordano alcuni articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e i precari attaccano duramente il governo Renzi per la riforma e il concorso scuola 2016: la verità, al di là della propaganda, è che si sta per mandare a casa decine di migliaia di docenti preparati, plurititolati e con esperienza, soltanto per una decisione politica che non tiene conto del fatto che, se la scuola italiana è andata avanti per più di un decennio nei suoi anni più bui, è stato proprio grazie a questa generazione di insegnanti.

Se alla riforma della scuola si aggiunge la proposta dell'Italicum, il rischio è che l'Italia torni indietro di 70 anni.

Invalidare il concorso scuola 2016: la proposta

Su OrizzonteScuola, è stato pubblicato un intervento di Alfredo Paduano, promotore di varie iniziative contro il concorso da lui definito 'truffa': il docente sottolinea come, analizzando il comma 5 e 6 dell'articolo 7 del bando del concorso scuola 2016, qualora non siano state ufficialmente nominate ancora le commissioni, le procedure possano essere invalidate. La richiesta è molto chiara e si tratta di un invito a tutti coloro che dovranno partecipare alle selezioni: si chiede, infatti, di contattare gli USR affinché pubblichino nel minor tempo possibile le commissioni giudicatrici.

Qualora ciò non dovesse avvenire, partendo dagli commi citati e dalla legge n. 241 del 1990, il concorso scuola potrebbe anche essere invalidato. Il pressing per cercare di fermare quella che viene definita una 'macchina farraginosa' prosegue, anche quando mancano soltanto due giorni all'inizio. Per aggiornamenti sul concorso e le sue possibili 'evoluzioni giuridiche', cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.