"Quella del part-time in uscita per chi è prossimo alla pensione è una sperimentazione e come tale va studiata, non si può dare un giudizio prima", lo ha dichiarato il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri che sembra aver dato la sua approvazione al decreto firmato nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Boeri: 'necessaria la flessibilità in uscita'

Per questo motivo, infatti, secondo Tito Boeri si fa sempre più urgente la necessità della flessibilità in uscita dal mondo lavorativo anche per favorire il cosiddetto ricambio generazionale e dare spazio ai giovani visto che, negli ultimi anni la disoccupazione giovanile aumenta sempre di più.

Un dato molto fondamentale da tenere in considerazione se si vuole dare la possibilità a migliaia di lavoratori rimasti penalizzati dalla Riforma Fornero di uscire anticipatamente dal lavoro.

Dopo la firma del decreto sul part-time a partire dai 63 anni da parte del ministro Poletti, il Presidente dell'Inps sembra aver dato via libera alla sperimentazione. Stando a quanto specificato da Boeri, infatti, l'Inps sta provvedendo allo studio della generazione del 1980, ovvero quell'insieme di lavoratori 36 enni che, a causa di carriere lavorative discontinue potrebbero ritrovarsi con due anni di versamenti contributivi in meno; cosa che potrebbe incidere sulla maturazione dei requisiti utili per il pensionamento.

Per questo motivo, infatti, molti lavoratori appartenenti alla classe del 1980 rischiano di andare in pensione all'età di 75 anni.

"Il nostro contributo lo abbiamo dato, adesso spetta alla politica decidere cosa fare. Io mi auguro che qualcosa venga fatta", ha spiegato Tito Boeri, ricordando le proposte inerenti alla flessibilità in uscita sottoposte al Governo nell'ottobre scorso. Adesso, spetterebbe all'esecutivo prendere le iniziative necessarie affinché venga dato quanto spetta a migliaia di lavoratori che nel 2011 hanno dovuto fare i conti con la Legge Fornero.

Via libera alle buste aracioni

Boeri, avrebbe poi ricordato un altro passo findamentale compiuto dall'Inps, ovvero, l'avvio delle cosiddette buste arancioni. Un servizio reso disponibile dall'Istituto di Previdenza a favore di quei cittadini che intendono calcolare l'età di pensionamento attraverso il portale online: entro questa settimana, infatti, circa 150 mila cittadini riceveranno il documento a casa.