Le ultime notizie sulla riforma pensioni e suoi lavoratori precoci ci giungono dal post manifestazione del 2 aprile. I lavoratori sulla loro pagina ufficiale facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' continuano a postare immagini e video girati nelle varie piazze italiane a dimostrazione della loro attiva partecipazione. Alcuni lavoratori sono saliti, invitati dai sindacati, sul palco per ribadire le loro richieste al Governo Renzi: quota 41 senza se e senza ma. Dove sono finite, si chiedono, le promesse del Governo Renzi per il 2016?

La flessibilità è destinata ad essere ancora rimandata per mancanza di risorse? I lavoratori delusi dicono di aver versato per 40/41 anni i contributi e di avere ora diritto a ricevere la loro pensione. Della stessa opinione Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro della Camera, che ha partecipato alla manifestazione in Piazza Matteotti a Modena, incalzando il Governo ad inserire  già nel Def la tematica concernente la Riforma Pensioni. L'onorevole si è gentilmente confrontato con noi stamane, eccovi quanto emerso dalle sue parole.

Occorre cambiare la riforma Fornero e ridare fiducia ai lavoratori

-Lei ha presenziato attivamente alla manifestazione indetta dai sindacati al fianco dei lavoratori. In piazza Matteotti a Modena, ha detto che il Governo ha promesso che il 2016 sarebbe stato l'anno della flessibilità in uscita e del cambiamento. Poletti pare però, nelle sue ultime dichiarazioni, aver già rimandato al 2017. Il Governo che per molti lavoratori ha ormai perso di credibilità, visti i continui rinvii della riforma, cosa dovrebbe fare per riconquistare la fiducia dei lavoratori?

Ritengo che il modo più chiaro per dare un messaggio forte e credibile al Paese sia quello di mettere questa previsione già nel Documento di Economia e Finanza (Def) che discuteremo tra pochi giorni.

E, contemporaneamente, aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Mi spiego. Il Def è la sede naturale in cui indicare le previsioni e le priorità di scelta in termini economici e finanziari: se dici che serve la legge di stabilità perché occorrono risorse allora è proprio adesso che lo devi mettere nero su bianco, in vista delle scelte dell'autunno. Contemporaneamente bisogna aprire un confronto col sindacato: le proposte che Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato sono complessivamente ragionevoli, ci si confronti nel merito per trovare il più possibile soluzioni condivise. È ovvio che alla fine spetterà a Governo e Parlamento fare la sintesi e scegliere, ma il confronto serve sempre. Se non altro a prevenire errori macroscopici come quelli che abbiamo visto con la cosiddetta riforma Fornero.