Il 19 maggio si è svolta a Roma la manifestazione che ha visto impegnati i lavoratori e i pensionati che hanno invitato il governo ad assumere dei provvedimenti utili al miglioramento del regime di vita degli italiani. La manifestazione ha visto coinvolte diverse categorie di lavoratori che hanno chiesto che venga rivista la legge Fornero. 

Martedì 24 maggio 2016 a Roma a palazzo Chigi a partire dalle ore 8.00 del mattino si aprirà il confronto Governo-Sindacati tra il Ministro Poletti, assieme a Tommaso Nannicini, e i Segretari Camusso della Cgil, Furlan della Cisl e Barbagallo della Uil per discutere di eventuali modifiche alla Legge Fornero.

Saranno presenti le delegazioni di Mobilitati, Esodati, Precoci, Quota 41 e Opzione Donna residenti a Roma per ricevere in anteprima le notizie relative alle Pensioni

Ma cosa proporrà il governo ?

L'APE tanto pubblicizzata da Renzi rispetto ai 66,7 anni previsti darà l'opportunità ai lavoratori di uscire tre anni prima dal lavoro con un taglio fino al 4% calcolato in base al reddito. Il piano, che il governo si appresta a presentare ai sindacati, prevede che vengano coinvolte le banche e l'INPS. Sono coinvolte tre diverse tipologie di lavoratori: quelli del privato che intendono andare via qualche anno prima, quelli costretti a lasciare il posto di lavoro e infine i lavoratori del pubblico impiego.

Per quelli che intendono anticipare l'addio al lavoro la decurtazione varierà a seconda dell'importo dell'assegno e potrà arrivare fino al 4 % all'anno con un massimo del 12 % con tre anni di anticipo.

Le banche e l'Inps provvederanno ad erogare l'assegno e quando il lavoratore raggiungerà i requisiti per la pensione gli verrà decurtata una cifra che servirà a restituire quanto ricevuto prima. Gli interessi saranno a carico dello Stato. In tutto questo le banche avranno, secondo Susanna Camusso, un regalo mentre, secondo Annamaria Furlan, le stesse dovrebbero rinunciare ad una parte degli interessi. Per quanto riguarda i lavoratori licenziati il costo dovrebbe essere diviso tra datori di lavoro e lo Stato mentre per i i dipendenti pubblici il trattamento sarebbe possibile ma le penalizzazioni sarebbero più alte. Nella discussione sembra non siano previste iniziative a favore dei precoci una categoria che, più di altre, ha subito la legge Fornero.