Qualcosa sembra muoversi per i cosiddetti lavoratori usurati e precoci dopo che l'Onorevole di Forza Italia Walter Rizzetto ha presentato una mozione su Quota 41 che è stata votata nei giorni scorsi dal Parlamento. Proprio nel momento in cui ogni speranza sembrava persa, la mozione è stata approvata dalle due camere; un passo decidamente importante che potrebbe porre fine al calvario vissuto in questi anni dai precoci.

Il Parlamento approva la mozione su Quota 41

Si tratta di tutti quei lavoratori che, nonostante abbiano iniziato a versare i contributi sin dalla giovane età non hanno avuto ancora la possibilità di accedere al pensionamento a causa dell'allungamento dell'età pensionabile introdotto dalla Riforma Fornero del 2011. "Iniziative a sostegno di coloro rimasti senza fonte di reddito e accesso pensionistico per quelle categorie che hanno subito penalizzazioni evidenti dalle recenti riforme pensionistiche", è quanto recita la mozione di Walter Rizzetto.

L'esecutivo resta tuttora concentrato sull'Ape, la misura che prevede un anticipo pensionistico al fine di dare la possibilità a migliaia di lavoratori rimasti penalizzati dalle attuali norme pensionistiche di accedere al pensionamento mentre i lavoratori precoci continuano a chiedere l'attuazione della Quota 41 che darebbe loro la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza andare in contro a penalizzazioni.

I precoci pronti per la manifestazione

Per questo motivo i lavoratori precoci parteciperanno alla manifestazione prevista per oggi a Piazza del Popolo a Roma dove saranno presenti anche la Rete del Comitato Esodati e i sindacati Cgil, Cisl e Uil al fine di sollecitare il Governo nel riaprire il cantiere sulla previdenza e dare una risposta definitiva al loro problema. Particolarmente utile è stata anche la petizione online lanciata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che ha già raccolto oltre 23 mila firme.

Maggiori destinatari della mozione approvata in questi giorni anche gli appartenenti al comparto scuola (Quota 96) che si sono visti allontanare l'obiettivo-pensione a causa della mancata considerazione della peculiarità del calendario scolastica da parte dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.