Le novità sulla riforma pensioni 2016/2017 si susseguono con gran rapidità e gli interventi politici proseguono sia all'interno dei media sia nelle sedi istituzionali. Le ultime novità raccontano di un importante intervento di Cesare Damiano sul ruolo che dovrebbero assumere le banche all'interno dell'APE e su una discussione parlamentare intorno ad uno dei 'nodi' più complessi della previdenza italiana: l'aspettativa di vita.

Nel frattempo, prosegue il pressing dei lavoratori precoci, che si sono fatti sentire nuovamente al noto programma Mi Manda Rai Tre, dove un loro rappresentante ha avuto la possibilità di interloquire con Barbagallo della Uil chiedendogli di portare al governo le istanze di coloro che lavorano da tantissimi anni e non possono andare in pensione. Il Segretario del sindacato confederale ha ribadito l'impegno sulla Quota 41 per i precoci. Intanto, si prevede una stretta sui lavori usuranti e si ritorna a discutere di 'speranza di vita'.

Pensioni lavori usuranti, novità oggi 28 maggio

Le novità più importanti in discussione in questo momento riguardano la categoria dei lavori usuranti e la stretta che sarebbe in atto su questa categoria.

Secondo quanto previsto dalla riforma Pensioni Fornero, per accedere alle cosiddette 'agevolazioni' (dunque ad un'uscita anticipata), il lavoratore dovrà dimostrare di aver svolto attività usuranti (come, ad esempio, turni di notte) per almeno la metà del tempo lavorativo della sua vita: si tratta di un 'paletto' molto stringente che rischia di ridurre in maniera decisiva la platea di coloro che potranno accedere a questo 'beneficio'. In questo senso, alla Camera è in discussione un disegno di legge che rende più morbidi i requisiti e possa in tal modo allargare la platea di coloro che intenderebbero accedere alla pensione anticipata. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare le prime risposte.

Il ruolo delle banche e la speranza di vita: riforma pensioni, novità oggi 28 maggio

Mentre, dunque, le categorie dei lavoratori precoci e quelle di coloro che svolgono mansioni usuranti continuano il loro pressing, si continua a discutere della riforma pensioni 2016/2017, denominata APE, e che suscita ancora grandi dubbi. Sul tema, è intervenuto ancora una volta Cesare Damiano, il quale ha sottolineato che non si comprende il motivo per cui debbano essere le banche e non l'Inps ad erogare il prestito pensionistico. Il Presidente della Commissione Lavoro si dice fiducioso che in fase di contrattazione si possa 'aggiustare' la proposta del governo, ma sembra che, a questo punto, non si possano più proporre situazioni differenti: il nodo resta lo stesso, e cioè che ai pensionandi l'idea di indebitarsi per andare in pensione non piace.

Nel frattempo, il sottosegretario al Welfare, Cassano, rispondendo ad una serie di interrogazioni parlamentari, ha dichiarato che si può andare in direzione di una revisione dell'aspettativa di vita nei limiti di provvedimenti che abbiano sostenibilità economica di lungo periodo. Le parole di Cassano lasciano intendere che tale misura non potrà essere pensata che in connessione con la riforma pensioni di cui si sta discutendo in questo periodo. Insomma, anche su questo punto tutto resta aperto. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.