Il dibattito sulla riforma pensioni 2016/2017 ha subito una grande accelerazione negli ultimi tempi: le ultime novità riferiscono, infatti, come non soltanto il governo Renzi abbia lanciato la sua proposta (l'APE), ma come abbia deciso di 'coinvolgere' i sindacati ai tavoli di trattativa. In realtà, la sensazione è che questa accelerazione sia legata a esigenze di campagna elettorale: a sostenerlo è Enrico Zanetti, il quale, durante il programma Agorà, ha difeso la legge Fornero e ha chiesto di non fare una campagna elettorale 'becera' sulla questione; in realtà, il Segretario di Scelta Civica ha sottolineato che nella riforma del governo Monti sono stati commessi alcuni errori che andrebbero sanati, ma l'impianto resta assolutamente condivisibile.
Nel frattempo, è intervenuto, dopo un periodo di silenzio, nuovamente Tito Boeri e il quotidiano il Giornale ha sottolineato come il vero 'scandalo' delle Pensioni consista nel modo con cui esse vengono gestite dagli enti pubblici e locali.
Tito Boeri, il contributivo e le ultime novità riforma pensioni oggi 27 maggio
Il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, è intervenuto in audizione in commissione di vigilanza sugli enti previdenziali sottolineando alcuni aspetti per i quali sarebbe possibile introdurre maggiore flessibilità in uscita senza compromettere i conti pubblici. L'elemento fondamentale è il turnover generazionale, che potrebbe aiutare i giovani a trovare lavoro e le aziende a rinnovare un personale non più produttivo.
La strada maestra per permettere l'uscita flessibile a costi ridotti è, per Tito Boeri, quella di una riforma pensioni basata sul contributivo pieno e il Presidente dell'Inps si chiede perché non si voglia percorrere la strada più semplice per ridurre i problemi del sistema previdenziale italiano. Nel frattempo, Giuliano Poletti ha ribadito come la possibilità del bonus di 80 euro per i pensionati sia realmente allo studio del governo, anche se, ancora una volta, si agirebbe in chiave assistenziale e non di diritti previdenziali: questo è uno dei nodi di dissenso con Tito Boeri.
Lo 'scandalo' degli enti pubblici: ultime novità riforma pensioni oggi 27 maggio
Sul quotidiano ilGiornale, invece, si affronta la questione della riforma pensioni 2016/2017 da un altro versante, quello degli sprechi e dei debiti della pubblica amministrazione: secondo quanto riportato, infatti, il vero 'scandalo' del sistema pensionistico italiano è che gli enti pubblici e locali non pagano i contributi ai propri dipendenti e questa situazione avrebbe creato un buco nell'Inps di circa 50 miliardi di euro; proprio a causa della presenza di questo 'buco' si chiede ai pensionandi di rinunciare a parte della propria pensione, si immaginano contributi di solidarietà, si fanno pagare i 'conti che non tornano' ai cittadini, li si costringe a restare a lavoro fino a settant'anni.
Si tratterebbe di una 'doppia legalità': se un'azienda o un privato cittadino risulta essere moroso, allora il sistema giudiziario lo colpisce, ma, se a non pagare è la Pubblica Amministrazione, allora l'Inps non intraprende le vie legali. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.