La riforma delle pensioni 2016/2017 si farà, gli annunci del governo Renzi sono stati chiari e i provvedimenti sono già allo studio dei tecnici che dovranno presentare ai sindacati il 14 giugno la proposta dell'esecutivo: l'elemento fondamentale è costituito dall'APE, una sorta di prestito pensionistico che il lavoratore che intende uscire anticipatamente dovrà stipulare con una banca; ciò che manca ancora nel piano del governo è identificare la tipologia di penalizzazioni cui si andrà incontro: le ultime novità parlavano di una forbice tra il 6% e il 24%.
I sindacati hanno già annunciato che non ci stanno e che presenteranno un pacchetto di provvedimenti da discutere che andranno in direzione assolutamente contraria. Nel frattempo, si segnala anche l'intervento di Tito Boeri che incalza il governo su un altro fronte: quello dei tagli ai vitalizi; una manovra del genere non sarebbe soltanto simbolica, ma avrebbe una sua efficacia immediata, liberando risorse per altri interventi di carattere previdenziale e assistenziale.
L'attacco di Proietti: ultime news riforma pensioni oggi 8 giugno
In una recente intervista, Proietti della UIL ha raccontato cosa andranno a chiedere i sindacati quando si siederanno nuovamente con il governo per discutere della riforma pensioni 2016/2017.
Si tratta di un pacchetto di provvedimenti che, come abbiamo già detto, vanno in direzione assolutamente contraria rispetto alla proposta del governo Renzi: il primo punto riguarda la necessità di porre l'anticipo sull'uscita dal mondo del lavoro almeno a 62 anni – è assurdo vedere persone di 66 o 67 anni ancora a lavoro nei cantieri e sulle impalcature; il secondo punto riguarda la risoluzione della vertenza dei precoci tramite la Quota 41 e quella degli esodati mediante l'ottava salvaguardia; infine, il nodo chiave della previdenza complementare: il governo Renzi spinge affinché si affianchi sempre di più questa forma privata di contribuzione, ma poi ha alzato la tassazione dall'11,5% al 20% proprio sui cosiddetti fondi pensione.
Sulla questione dell'APE, Proietti ha semplicemente dichiarato che i punti fermi sono due: l'uscita a 62 anni e il fatto che l'unico interlocutore per i pensionandi deve essere l'Inps – in questo senso, si chiede chiaramente che le banche non entrino all'interno delle questioni delle Pensioni.
Furlan e Boeri: ultime news riforma pensioni oggi 8 giugno
Sulla questione della riforma delle pensioni 2016/2017, è intervenuta anche la Furlan della Cisl che ha ribadito la necessità di mandare in soffitta la legge Fornero, considerata la peggiore d'Europa, e di aprire un confronto serio e senza imposizioni sulle proposte da discutere: una possibile proposta dei sindacati riguarda la diversificazione degli interventi a partire dalle mansioni che si svolgono, ci sono lavori in cui si può rimanere di più e altri in cui è necessario uscire anticipatamente.
Infine, si torna a parlare dei vitalizi, anche se su questo punto il governo Renzi è sembrato essere sempre molto 'tiepido': 200 milioni di euro potrebbero essere risparmiati, secondo Tito Boeri, soltanto se si dimezzassero i vitalizi dei politici – la cifra non sarebbe assolutamente irrisoria, sottolinea il Presidente dell'Inps, se si pensa che è quanto si è speso per i sussidi di disoccupazione nel 2015. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.