Le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, non sono passate certamente inosservate all'opposizione, in particolar modo, all'onorevole Silvia Chimienti del Movimento Cinque Stelle. La responsabile dell'istruzione italiana, infatti, ha dichiarato ieri, in occasione dell'inizio dell'esame di maturità, che il concorso docenti sta andando avanti secondo le tempistiche del governo: 'La macchina organizzativa è efficace - ha dichiarato Stefania Giannini - le prove scritte sono terminate, gli orali a luglio'.
Ultime news scuola, giovedì 23 giugno 2016: Silvia Chimienti al ministro Giannini: 'Lei lo sa?'
Non è di questo avviso l'onorevole Chimienti che parla di dichiarazioni che lasciano di stucco. 'Lo sa, ministro, che per molte classi di concorso le correzioni degli scritti non sono nemmeno iniziate? Ministro Giannini, si rende conto che siamo al 22 giugno e che la situazione è comune a molte regioni d'Italia e oltre tutto gli Uffici Scolastici Regionali non danno risposte sui tempi di svolgimento delle prove pratiche e degli orali?'
La deputata del Movimento Cinque Stelle rincara la dose e parla di 'un bel film che vorrebbe vendere ai media.
Sarebbe molto meglio, invece, ammettere il fallimento del concorso e accettare la soluzione di un piano pluriennale di immissione in ruolo per tutti gli insegnanti abilitati'.
Concorso docenti e Referendum contro Buona Scuola: 'Basta giochetti e propaganda'
L'appello lanciato dalla parlamentare pentastellata è quello di andare a firmare, tutti, lavoratori della Scuola e non, il prossimo 25 e 26 giugno in tutte le piazze d'Italia dove verranno allestiti i banchetti per la campagna di raccolte firme per i quattro quesiti referendari. In secondo luogo, l'onorevole Chimienti, rivolgendosi al ministro Giannini, dice 'Basta ai giochetti e alla propaganda, bisogna passare subito ai fatti, altrimenti scomparirete presto.
Lo sa, ministro, che, in base ai primi risultati delle prove scritte, assumerete meno docenti dei posti messi al bando?'
Riprendiamoci la scuola è il motto del Movimento Cinque Stelle, ancor più rafforzato dalla risposta popolare delle elezioni amministrative 2016.