Anche se le correzioni delle prove scritte del concorso docenti non si sono ancora concluse, una prima analisi dei dati riguardanti gli esiti per l'ammissione alla prova orale denota una certa 'severità' nel giudizio delle commissioni.

Sul gruppo Facebook del sito specializzato 'Orizzonte Scuola' si commentano con amarezza i primi risultati che stanno arrivando e che testimoniano una dura selezione.

Ultime news scuola, venerdì 17 giugno 2016: candidati ammessi all'orale meno dei posti disponibili?

Basti pensare, ad esempio, al caso del 'sostegno' in Umbria dove, a fronte dei 33 posti disponibili sulla primaria, sono stati ammessi solamente 59 candidati su 97 partecipanti; sempre rimanendo sul sostegno, ma questa volta nel Lazio per la scuola secondaria di secondo grado, sono stati ammessi solamente 70 candidati con 149 posti banditi (più il dieci per cento degli idonei).

Anche per i posti comuni, la selezione sembra essere stata durissima: in Lombardia, sulla cdc A08, sono stati ammessi all'orale solamente due candidati su 55 iscritti, con 3 posti disponibili. In Piemonte, poi, sulla classe di concorso informatica, 21 docenti ammessi su 33, con 36 posti disponibili.Si tratta di dati che andranno verificati, ma è chiaro che c'è molta preoccupazione fra i candidati, soprattutto perchè si teme un'applicazione severa delle griglie di valutazione, specialmente in alcune classi di concorso.

Correzioni prove scritte concorso docenti: dura selezione come scelta del governo?

Stefania parla di 'logica persecutoria vergognosa. A Novembre, le assunzioni riguardarono anche chi il concorso non lo aveva superato.

Oggi pretendono l'impossibile e ci puniscono perché non siamo capaci di realizzarlo. Dovremmo essere indignati per come ci stanno trattando'. Carla è della stessa opinione. 'Qua stanno bocciando per prove che, per loro stessa natura, servivano a bocciare. Si sono creati gli strumenti adatti a tagliar teste. Una ghigliottina travestita da temperino per bimbi'.

C'è il forte sospetto, dunque, che la volontà del governo sia quella di impedire ai docenti precari, in particolar modo di alcune classi di concorso, la loro stabilizzazione, o peggio lasciarli definitivamente a casa quando avranno raggiunto i 36 mesi di servizio come supplenti. In attesa di avere in mano i dati definitivi sulle ammissioni all'orale, cresce di giorno in giorno la preoccupazione.