I risultati delle prove scritte del concorso docenti sono oggetto di particolare discussione nelle reti social: la durissima selezione, che si sta riscontrando in alcune classi di concorso, è oggetto di critica soprattutto per i criteri di valutazione, decisamente severi, adottati dalle commissioni esaminatrici.

Tra l'altro, ciò che stupisce di più è il fatto che la selezione sia stata ancora più evidente in classi di concorso, come quella del sostegno, dove si riscontra maggior bisogno: per fare un esempio, nel Lazio, su 160 candidati sono stati ammessi all'orale solamente 70 docenti e i posti banditi sono ben 150...

Ultime news scuola, domenica 19 giugno: risultati prove scritte concorso, perchè tante bocciature?

Naturalmente, questa selezione durissima, già a partire dalla correzione delle prove scritte, ha fatto nascere negli insegnanti dei sospetti su quelle che potrebbero essere le intenzioni del Miur. Quanto andrebbe a risparmiare lo Stato con una supplenza fino al 30 giugno rispetto ad un'assunzione? Facendo un calcolo sommario tra ferie, permessi (non retribuiti), TFR (che però non raggiunge l'importo di una mensilità) e altre voci, il Miur andrebbe a risparmiare almeno 3.000 euro all'anno per ogni supplente.

In pratica, attraverso questo concorso, già inizialmente bollato come 'inutile' e come 'concorso truffa, farsa', si andranno ad immettere in ruolo, nè più, nè meno, quegli insegnanti che vengono assunti ogni anno con il turn over pensionistico.

Pochi candidati ammessi all'orale, il ministro Giannini disse: 'Punteremo alla qualità'

Mentre c'è già chi si chiede che cosa succederà con la correzione delle prove di italiano, ci si domanda come vi possa essere stata una selezione così imponente proprio nel sostegno, dove gli insegnanti sono da ritenersi molto preparati, anche perchè molti di loro lavorano già nelle scuole.

E allora perchè tante bocciature? A questo proposito, occorre anche valutare attentamente alcune dichiarazioni rese nei giorni scorsi dal ministro Giannini che aveva parlato di obiettivo del governo di migliorare la 'qualità degli insegnanti' perchè 'non si può dire che in Italia non ci siano abbastanza insegnanti, dopo il piano assunzionale straordinario disposto con la Buona Scuola'.

Insieme alla rabbia e alla delusione espressa dai docenti, c'è il profondo rammarico dato dal fatto che l'opinione pubblica non capirà la situazione difficile in cui cadrà la scuola pubblica italiana nei prossimi mesi: il governo con il ministro Giannini in primis, seguita dal premier Renzi, potranno esprimere tutta la propria soddisfazione per essere stati rigorosissimi nella valutazione messa in atto durante il concorso e che in cattedra ci saranno solo docenti preparatissimi...