Non arrivano buone notizie per tutti i sostenitori di amnistia ed indulto, misure che sembrano sempre più lontane da una effettiva applicazione ed intorno alle quali sta nascendo un vero e proprio mistero. Da oltre 72 mesi i decreti legge relativi alle misure di clemenza sono infatti in fase di discussione in Parlamento ma anche nella nuova settimana non sono previsti nel calendario ufficiale pubblicato dal sito governativo dibattiti su tali argomento.
Il mondo della politica sembra inoltre aver già accantonato anche il ddl Pannella (presentato da Luigi Manconi a poche ore dalla morte dell'ex leader radicale) a favore di altri interventi non riguardanti amnistia e indulto. Come se non bastasse, nelle ultime settimane sembrano emergere nuovi dati preoccupanti sulla grave condizione di sovraffollamento alla quale sono sottoposte ancora oggi le nostre carceri con conseguenze dirette che riguardano l'aspetto igienico sanitario e quello legato a risse e suicidi.
Dati preoccupanti in attesa di atti di amnistia e indulto
Nelle scorse settimane è stato lanciato dall'Istituto Superiore della Sanità un allarme preoccupante per il mondo della Giustizia e dei penitenziari italiani dove si registra una percentuale altissima (compresa tra il 60% e l'80%) di persone affette da malattie (in particolar modo di contano oltre 30 mila detenuti affetti da Epatite B e 5000 da HIV).
Preoccupante denuncia in arrivo anche dal Sappe, Sindacato della Polizia Penitenziaria che ha denunciato come siano in aumento i numeri dei decessi all'interno delle carceri; ad oggi si contano infatti ben 67 persone che hanno perso la vita nel corso del 2016 (25 per suicidio). Alla luce di tali dati e ricordando come vi siano ancora gravi problemi di sovraffollamento (circa 4.000 detenuti senza un letto ed oltre 9.000 persone forzate a vivere in spazi angusti di 4 metri quadrati) appare dunque necessaria una nuova presa di posizione del Governo e l'attuazione di misure in grado di risollevare tale situazione; si tratterà di amnistia e indulto?