Il punto della situazione al 1 settembre 2016 sull'opzione donna giunge da un confronto avuto direttamente su Facebook tra Orietta Armiliato, referente per la comunicazione del Comitato Opzione donna, che ci ha indicato i post ed invitato a scriverci un articolo vista l'importanza del tema trattato, e Maria Antonietta Ferro, amministratrice del gruppo facebook 'opzione donna proroga al 2018'.

Tra le due il confronto è nato parlando appunto dei possibili esiti del 'contatore', che si stanno attendendo con trepidazione tra le lavoratrici.

Opzione donna la proroga al 2018 sarà possibile?

Per Armiliato non sarà facile pensare ad una proroga fino al 2018 e comunque sarebbe più corretto puntare sui decreti legislativi già esistenti in favore della proroga piuttosto che 'aggrapparsi' solamente all'esito del 'contatore'. Sarebbe già un bel risultato, aggiunge Armiliato, veder rientrare le nate nell'ultimo trimestre del 57-58 nella prossima legge di Stabilità, per la Ferro solo dopo l'esito del contatore si avranno le idee più chiare circa i risparmi ancora spendibili per una proroga del regime sperimentale Maroni, in virtù del fatto che opzione donna resta una scelta personale che ha i suoi costi permanenti: si percepirà circa il 30% in meno sull'assegno ultimo.

Eccovi alcuni tratti salienti del confronto, a partire dalle parole rassicuranti di Maria Antonietta Ferro ad una lavoratrice preoccupata dall'oggettiva possibilità che il Governo possa non proseguire con Opzione donna oltre il 2015. " Siamo legate, dice, ai risultati del contatore; se ci saranno risparmi, dopo il passaggio dell' UT '57/'58, verrà deciso il proseguimento della sperimentazione. Solo il Governo potrà decidere su questo tema. Orietta Armiliato interviene puntualizzando un aspetto che ritiene fondamentale: " Le due cose non sono indipendenti? MI spiego meglio: qualora ci fossero risparmi si potrà inserire un contingente di donne, in primis ultimo Trimestre (ragione per la quale nasce il contatore) ma sicuramente non ci potrà essere lo spazio per accoglierne tante ad arrivare ad una estensione al 2018.

Dunque mi domando la ragione per la quale non avete continuato a lavorare per un "dopo" chiusura di sperimentazione che avverrà come da legge originale alla fine di quest'anno; il vostro obiettivo era fare in modo che ci fosse una Legge che sancisse la continuazione dell'istituto OD almeno fino al 2018 tant'è che il vostro scopo è chiaramente esplicitato nella motivazione residente sulla vostra pagina, i ddl in tal senso esistono...perché vi siete arenate all'attesa dei fondi residui che non potranno, per logica matematica, soddisfare il vostro intendimento?"

Pensioni, opzione donna: pessimismo o realismo? Le amministratrici si confrontano

Insomma per Orietta Armiliato o le donne che vorrebbero l'estensione dell'opzione donna al 2018 cambieranno strategia o difficilmente per loro esisteranno margini per vedere soddisfatto il loro desiderio.

Il contatore, specifica la referente per la comunicazione del Comitato Opzione donna che ha lottato proprio per ottenerlo, non sarà sufficiente per tutte e al più salverà, ricomprendendole, dopo averle escluse ingiustamente, le donne nate nell'ultimo trimestre del 57-58.  Per Maria Antonietta Ferro non solo le donne che ambiscono alla proroga del 2018 non si sono arenate, ma prima di proseguire nella loro battaglia restano in attesa dell'esito del 'contatore' per comprendere a quanto ammontano le risorse che potrebbero essere ancora destinate ad un eventuale estensione del Regime sperimentale Maroni.

Il confronto era certamente meritevole di pubblicazione, entrambe le amministratrici hanno chiarito a 'regola d'arte ' il loro punto di vista, più pessimista, o forse semplicemente più realista, l'Armiliato, più ottimista, o forse più fiduciosa, la Ferro. Non resta che attendere la decisione del Governo e fare il tifo in primis per le donne dell'ultimo trimestre 57-58.