Il tavolo di confronto sulle misure da far salire sul treno della Legge di Stabilità era previsto per oggi 21 settembre. Ma sembra destinato a slittare per giorno 27 settembre visto che sono ancora tanti i punti oscuri da chiarire e non è stato ancora raggiunto un accordo sulle risorse da impiegare. Ad annunciarlo è il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti: "Abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali di ricalendarizzarlo all'inizio della prossima settimana, probabilmente il 27", ha detto.

Un'altro rinvio del Governo che infrange ancora una volta le aspettative dei lavoratori e dei pensionati che ormai da anni sono alle prese con le rigide norme contenute nel sistema previdenziale italiano.

Una vero e proprio calvario che gli italiani sono costretti a sopportare da quel lontano 2012, anno in cui è entrata in vigore la Legge Fornero. Sono ancora tanti gli aspetti da chiarire che inducono l'esecutivo a temporeggiare. Dai lavoratori precoci, agli esodati, alla flessibilità in uscita, ai lavori usuranti, alla quattordicesima per le Pensioni minime e all'opzione donna. Temi molto caldi che destano un maggiore interesse da parte delle forze politiche e sociali.

Governo verso l'anticipo pensionistico

Nonostante la lunga battaglia intrapresa dalla minoranza Dem, il Governo non è riuscito a dare una risposta esaustiva ma nel contempo ha messo in campo una nuova ipotesi riguardante l'anticipo pensionistico a partire dai 63 anni di età che, nonostante possa rivelarsi penalizzante per migliaia di lavoratori sembra l'idea più accreditata.

A frenare la corsa dell'esecutivo  è sempre il nodo-risorse che come sempre risulta essere l'ostacolo più difficile da superare. Problema che potrebbe mettere a repentaglio l'approvazione del meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci per i quali, al momento, resta valido il famigerato bonus contributivo. Da chiarire l'estensione della quattordicesima per le pensioni fra i 1.000 e i 1.500 euro mensili e la proroga del regime sperimentale donna. Anche il tema esodati i quali si richiede l'ottava misura di salvaguardia non può restare ancora una volta inosservato.