Le ultime novità sulla riforma pensioni ad oggi 11 ottobre riguardano soprattutto l'incontro stabilito per venerdì tra sindacati e governo. Si tratta di una data decisiva soprattutto per due macroquestioni che riguardano il verbale sulla previdenza: da un lato, il problema delle platee di coloro che potranno accedere all'APE 'social' (gratuita) e alla Quota 41 prevista per alcuni lavoratori precoci; dall'altro – e in maniera strettamente connessa – il nodo dei requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici anticipati.

In questo senso, si parla già di almeno due mobilitazioni: quella dei lavoratori precoci – di cui avevamo parlato nella giornata di ieri – e quella per l'opzione donna. I dati sul monitoraggio Inps tardano ad arrivare e il tempo per l'inserimento della misura nella Legge di Stabilità sono sempre più stretti.

Platee e requisiti per la riforma pensioni: novità ad oggi 12 ottobre

Le ultime novità sulla riforma Pensioni parlano soprattutto dei due nodi connessi al problema delle platee e dei requisiti di accesso alle forme di uscita anticipata dal mondo del lavoro. Nella giornata di ieri, sono state diffuse alcune anticipazioni sul testo definitivo e riguardavano soprattutto le penalizzazioni per il dispositivo APE: secondo quanto appreso, il governo intenderebbe non andare oltre il 3/4% di penalità annua (che con 3 anni e 7 mesi di anticipo arriverebbero al massimo al 15%).

Nel frattempo, però, la preoccupazione sale per chi ritiene di avere il diritto di andare in pensione senza pagare alcunché: i lavoratori precoci e coloro che aspirano all'APE social restano in attesa di conoscere quali saranno le platee e quali i requisiti di accesso. La Quota 41 (prevista per chi ha un anno di contribuzione anche non continuata prima dei 19 anni) sarebbe a disposizione soltanto di alcune categorie tra cui quella delle 'mansioni gravose': quali sono non è stato definito, così come non è stata definita la platea per l'APE social.

Incontro con i sindacati e aspettative: novità riforma pensioni ad oggi 12 ottobre

Le ultime novità raccontano di come sia i comitati per l'opzione donna che quelli afferenti al mondo dei lavoratori precoci sono pronti alla mobilitazione, seppure per motivazioni differenti.

Una risposta a queste due vertenze potrebbe arrivare dall'incontro di venerdì con i sindacati, quando il governo Renzi dovrebbe svelare le sue carte. Da più parti, comunque, si alzano critiche all'operato soprattutto di Cisl e Uil che sembrano salutare con troppo entusiasmo la stesura di un verbale che prevede soltanto quanto 'pensato' dal governo: molti lavoratori non concordano con l'idea che, per uscire anticipatamente, sia necessario indebitarsi proprio con banche e assicurazioni, assicurando loro una rendita ventennale, da intendersi come un mutuo. La Cgil è sembrata relativamente più 'combattiva', anche se, secondo molti osservatori, sembra chiaro che la strada della riforma delle pensioni sia già segnata. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.