Come potranno uscire dal mondo del lavoro, con la pensione anticipata, i contribuenti sono nati negli anni '50 e '60 a partire dal prossimo 1° maggio 2017? Tra poco più di due mesi, assicurano dal Governo Gentiloni, partiranno regolarmente sia la pensione anticipata Ape nel doppio canale social e volontaria che la flessibilità in uscita con la quota 41 per i lavoratori precoci.

Le ultime novità riguardano l'incontro che si terrà proprio nella giornata di oggi tra Governo e sindacati per fare il punto della situazione della riforma delle Pensioni. Alcune misure già varate nel 2016 sono entrate in vigore con l'inzio del nuovo anno (l'incremento delle detrazioni ai pensionati, il cumulo delle contribuzioni), le altre misure, invece, entreranno in vigore a maggio e necessiteranno dei decreti attuativi: per l'anticipo pensionistico Ape, le pensioni dei lavoratori precoci con 41 anni di versamenti e i lavori usuranti c'è tempo fino al 1° marzo.

Pensioni anticipate Ape: i nodi da sciogliere per l'avvio al 1° maggio 2017

Tutti questi provvedimenti rientrano in quella che è stata definita la "fase 2" della riforma delle pensioni. Prima della definitiva attuazioni andranno sciolti alcuni nodi essenziali: il primo, per la pensione anticipata con l'Ape, nella versione volontaria, riguarda la percentuale della pensione netta che potrà essere anticipata al contribuente e che dovrebbe oscillare tra l'80 e l'85 per cento. L'altro limite, invece, è inerente alla percentuale massima (ad oggi fissata al 30 per cento) della rata da restituire da calcolarsi sulla pensione netta, decurtando gli eventuali altri prestiti e le varie trattenute come, ad esempio, l'assegno divorzile.

Nel frattempo proseguiranno gli accordi tra l'Inps, banche ed assicurazioni per arrivare a definire tassi di interesse sul prestito e costi delle polizze assicurative. Si parte da una base del 2,5 per cento per il primo e del 30% per l'assicurazione del capitale, per il secondo.

Precoci quota 41 e pensione anticipata 2017 Ape social: definizione lavori usuranti

Sulla pensione anticipata a condizioni favorevoli nella quale rientreranno i nati anni '50 e dei primi anni '60, sia nella versione anticipo pensionistico social che nel canale dei precoci con quota 41, i dubbi riguardano, invece, la definizione delle mansioni gravose, ovvero quelle che daranno diritto, alternativamente alla disoccupazione o all'invalidità del 74 per cento, alla possibilità di chiedere il prestito pensionistico senza rimborso oppure uscire da lavoro al compimento della quota 41.

Messe nero su bianco le varie categorie (edilizia, maestre, inferimenti, addetti alle pulizie, autisti mezzi pesanti, lavoratori su turni), occorrerà andare nello specifico delle mansioni con l'attribuzione dei codici Ateco, già utilizzati dall'Istat. Ogni lavoratore dovrà trovare il corrispondente codice di occupazione nella tabella predisposta dal Governo.