Il contratto mobilità docenti 2017/8 è stato ratificato anche se mancano ancora alcuni importanti dettagli prima della sua effettiva operosità: le domande per i trasferimenti, ipoteticamente, dovranno essere inviate entro il prossimo mese di aprile, secondo le previsioni più logiche.

La domanda che, in questi giorni, si stanno ponendo, però, i docenti è la seguente: 'Quante possibilità avrò di potermi avvicinare a casa?'.

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Ebbene, consideriamo quanto contenuto nell'accordo sottoscritto da Miur e sindacati, accordo che prevede che la mobilità interprovinciale 2017/2018 riguarderà il trenta per cento dei posti vacanti e disponibili mentre il dieci per cento verrà destinato ai passaggi di cattedra e/o di ruolo. Oltre la metà dei posti, quindi, ovvero il 60 per cento sarà appannaggio delle nuove immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico.

Per molti docenti delle GaE potrebbe, finalmente, prospettarsi l'assunzione, mentre quel 30 per cento non offrirebbe troppe chances a chi farà domanda di trasferimento, specialmente per le migliaia di docenti provenienti dal Sud che, negli ultimi due anni, sono stati assunti nelle cattedre situate al centro nord. Si potrà rientrare a casa, infatti, solamente se in quella provincia saranno a disposizione dei posti, ma tutto ciò sarà possibile solamente se gli organici verranno ampliati.

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Tra l'altro, fanno molto riflettere le parole scritte da Marco Campione sulla propria pagina Facebook: genitori, non siate preoccupati e non fidatevi di quello che leggete sui giornali, ha scritto Campione, perchè il numero dei posti sui quali i docenti potranno spostarsi è sensibilmente ridotto rispetto allo scorso anno.

Cambierà il numero di chi potrà fare domanda ma non cambierà il numero di chi potrà effettivamente spostarsi. Inoltre, per quanto riguarda le assegnazioni provvisorie non è prevista deroga al vincolo triennale.