Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, martedì 4 luglio 2017, riguardano le precisazioni polemiche dell'onorevole Cesare Damiano a proposito della quattordicesima. Damiano ha sottolineato come non si tratti di una misura introdotta dal Governo Renzi in quanto esistente dal 2008, su decisione del Governo dell'Unione, con Presidente del Consiglio Romano Prodi e lo stesso Cesare Damiano a rivestire la carica di Ministro del Lavoro.

'E' stata pagata anche quest'anno, per la decima volta consecutiva'. In ogni caso, l'attuale Presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha riconosciuto a Renzi il merito di aver dato continuità alla misura e di averla migliorata, nonostante il parere contrario di molti, tra i quali il Presidente dell'Inps, Tito Boeri.

Pensioni, notizie oggi 4 luglio 2017: Renzi, tweet ironico e pungente

Per quanto riguarda la questione politica della riforma pensioni, l'ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, continua a punzecchiare la sinistra in merito ai 'successi' ottenuti attraverso il suo esecutivo.

In un tweet, Renzi scrive: '3 milioni e 500 mila pensionati hanno la quattordicesima - scrive l'ex premier a proposito dell'allargamento della platea di beneficiari per la mensilità extra dal 1° luglio - 350mila giovani usano 18app, 35mila chiedono l'Ape Sociale e 350 parlano di coalizione...'. Il messaggio è chiaro: mentre loro parlano di coalizioni, noi facciamo i fatti, questo il parere del rinominato segretario del Partito Democratico.

Ultime notizie pensioni ad oggi 4 luglio 2017: Rizzetto 'Mettere mano seriamente alla Legge Fornero'

Sul fronte precoci, c'è da sottolineare il messaggio pubblicato da Flavia Kvesto sul gruppo 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' in merito all'impegno dell'onorevole Walter Rizzetto: 'Dopo il nostro incontro in Aula della Regione Friuli Venezia Giulia - si legge - il vice Presidente Commissione Lavoro alla Camera, Walter Rizzetto ha deciso di confrontarsi con il gruppo Lavoratori Precoci sull'articolo 38'.

La questione è quella riguardante i criteri di equità generazionale nei trattamenti previdenziali e assistenziali. Se in un primo momento, Rizzetto e Meloni avevano sottoscritto la proposta di riforma dell'articolo 38 della Costituzione, ora hanno deciso di fare dietrofront. Secondo Rizzetto, la cosa più importante da fare è mettere mano alla Legge Fornero in maniera seria, mandando in pensione i lavoratori precoci e favorire il ricambio generazionale.

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