Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, sabato 1 luglio 2017, sono relative alle prossime iniziative di protesta organizzate dai lavoratori precoci per sensibilizzare l'opinione pubblica di fronte alle pesanti conseguenze della Legge Fornero. Parleremo, inoltre, delle proposte avanzate dai sindacati di base che, attraverso un vero e proprio piano programmatico, intendono rivoluzionare l'attuale sistema pensionistico.

Pensioni, notizie oggi 1 luglio 2017: presidio precoci per il 4 luglio davanti sede Inps di Torino

Continua la battaglia dei precoci, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca: i lavoratori precoci del gruppo 41 per tutti lavoratori uniti di Torino hanno indetto, per il prossimo 4 luglio, un presidio davanti alla sede dell'Inps del capoluogo piemontese, situata in Corso Giulio Cesare.

Un presidio che intenderà solidarizzare con la lavoratrice che, purtroppo, qualche giorno fa ha deciso di compiere l'estremo gesto di darsi fuoco proprio davanti alla sede Inps. Anche il Movimento Opzione Donna ha annunciato di voler sostenere con la propria partecipazione attiva il suddetto presidio, anche per ricordare un'altra importante battaglia, quella delle proroga del regime sperimentale Opzione Donna per l'accesso anticipato alla pensione. Ricordiamo che per quella stessa data, ovvero il 4 luglio, è stato fissata la ripresa del confronto Governo-sindacati sul tema riguardante la riforma delle Pensioni.

Ultime notizie pensioni ad oggi 1 luglio 2017: USB, proposta Quota 96 e pensione a 60 anni per le donne

Un'altra battaglia è quella portata avanti dai sindacati di base che chiedono, in maniera decisa, l'abolizione del meccanismo che lega l'aspettativa di vita ai requisiti richiesti per andare in pensione, oltre all'aumento delle minime a 800 euro e la ricongiunzione non onerosa dei contributi.

Non solo. USB vuole la cancellazione della Legge Fornero e la possibilità di poter accedere alla pensione di anzianità con 40 anni di contributi, a prescindere dall'età anagrafica, o con quota 96 (con requisito minimo i 60 anni di età) o, in alternativa, a 65 anni per gli uomini e 60 per le donne. E' chiaro che si tratta di richieste che possono sembrare utopistiche alla luce dell'attuale situazione previdenziale ma USB ritiene che lo Stato possa riuscire a trovare le risorse necessarie per sostenere i suddetti provvedimenti: la soluzione risiede nella lotta all'evasione fiscale e contributiva, nel perseguire la corruzione oltre che tagliare le spese di carattere militare.

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