"L'Ape è una truffa di Stato ai danni dei pensionati. Aboliremo la Legge Fornero", sono le recenti dichiarazioni del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini riportate su "Termometro Politico" dopo la firma del decreto attuativo sull'Ape volontario da parte del Governo Gentiloni. L'europarlamentare milanese, infatti, torna a parlare di Pensioni dopo che l'esecutivo ha approvato la nuova misura previdenziale che adesso dovrebbe passare al vaglio della Corte dei Conti e alla successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Salvini: 'L'Ape volontario è una truffa'
Secondo Salvini, l'Ape volontario potrebbe rivelarsi una versa e propria truffa visto che molti lavoratori che sceglieranno l'anticipo di mercato sarebbero costretti a pagare un mutuo ventennale attraverso dei micro-prelievi nel momento in cui viene percepita la pensione piena.
Tuttavia non convincono neanche i nodi che ancora sono da risolvere per dare piena operatività alla misura: si tratta delle convenzioni da stipulare con le banche e gli istituti di assicurazione oltre al prestito per i futuri pensionati e la stipula della polizza che coprirà l'assicurato in caso di premorienza per la restituzione del capitale residuo. Cosa che suscita contrarierà anche fra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che ormai da mesi conducono la loro battaglia sulla previdenza.
"Il nostro impegno una volta al Governo è cancellare la Riforma Fornero", ha ribadito Matteo Salvini ed è con queste dichiarazioni che il Leader del Carroccio lascia intendere la volontà di riprendere in mano il pacchetto previdenza abolendo la vecchia normativa in vista delle prossime elezioni politiche previste per il 2018.
La Lega Nord continua a premere su Quota 100
Al momento, l'ipotesi della Lega Nord si basa su un meccanismo di uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di versamenti contributivi - la cosiddetta Quota 100 - oppure, per andare in contro ai lavoratori precoci si pensa all'uscita dopo la maturazione dei 40 anni di contributi. Si tratta di una proposta depositata dall'onorevole Fedriga in Commissione Lavoro alla Camera e che potrebbe essere ripresa a margine dei lavori per la prossima Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dalprimo gennaio 2018 e che di certo riserverà molte novità in ambito previdenziale.