L'amministratrice del Cods, Comitato Opzione Donna Social, ha espresso la propria inquietudine circa il monitoraggio dei fondi stanziati per il regime sperimentale studiato per consentire alle donne di andare in pensione prima dei 60 anni con almeno 35 anni di contributi. Nel frattempo, dovrebbe tenersi lunedì prossimo il confronto finale fra sindacati e governo sulle misure da inserire nella prossima legge di Stabilità per la riforma previdenziale.

Le ultime notizie sulla riforma pensioni aggiornate ad oggi 12 ottobre hanno come riferimento dunque la figura di Orietta Armiliato (Cods) e la nuova riunione tra Cgil, Cisl e Uil con i rappresentanti dell'esecutivo Gentiloni presso la sede del Ministero del Lavoro.

Monitoraggio fondi Opzione Donne, l'allarme lanciato dal Cods

Orietta Armiliato, amministratrice del Cods, ha lanciato nelle ultime ore un allarme circa il contatore di Opzione Donna. Secondo quanto scritto dalla Armiliato, rumors provenienti dal palazzo confermerebbero che il Ministero del Lavoro non abbia ancora prodotto alle due Camere del Parlamento italiano i dati a consuntivo relativi al contatore di accesso nell'anno 2015, in riferimento al monitoraggio dei fondi stanziati per Opzione Donna.

Secondo l'attuale legge, i dati sarebbero dovuti essere resi noti entro lo scorso 30 settembre. Da allora sono passati più di 10 giorni senza che si conoscano notizie in merito. La Armiliato, rivolgendosi alle utenti iscritte al gruppo Comitato Opzione Donna Social, ha fatto sapere di aver sollecitato alcuni esponenti delle Commissioni in modo che si arrivi ad una soluzione quanto prima. Insieme a Lucia Rispoli del Movimento Opzione Donna e Giulia Molinaro - Vania Barboni di Opzione Donna Proroga al 2018, Orietta Armiliato rappresenta il terzo punto di riferimento più importante per le lavoratrici che combattono da mesi per la proroga della misura sperimentale.

Sabato 14 ottobre, durante la protesta indetta da Cgil, Cisl e Uil, ci sarà spazio anche per la richiesta portata avanti da tempo da migliaia di lavoratrici, inerente la proroga di Opzione Donna al 2018.

Le amministratrici dei vari gruppi presenti sui social hanno ricordato l'importanza dell'appuntamento di sabato prossimo, che arriva a ridosso del confronto finale fra governo e sindacati sulla fase 2 della riforma previdenziale. Siamo arrivati ad un bivio. Tornare indietro non è più possibile.

Fase 2, ultimo incontro lunedì 16 ottobre

Le più recenti indiscrezioni riportano la data del 16 ottobre come ultimo incontro fra i sindacati ed il governo. Verosimilmente, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil chiederanno all'esecutivo di inserire nella prossima manovra finanziaria tutti i punti descritti nell'ultimo documento unitario presentato dalle sigle sindacali. Fra questi, ricordiamo il rinvio dell'aumento dell'età pensionabile legata all'aspettativa di vita, una pensione studiata appositamente per le nuove generazioni vittime di carriere contributive discontinue, la valorizzazione dei lavori di cura, il monitoraggio delle risorse a disposizione per Opzione Donna e una eventuale nuova salvaguardia per gli esodati rimasti esclusi dai precedenti provvedimenti.

Restando alle ultime considerazioni di Bankitalia e Corte dei Conti, la prossima legge di Bilancio non dovrebbe contenere interventi volti a modificare l'attuale impianto della riforma Fornero. I sindacati, qualora non ci fossero le adeguate risposte da parte del governo, hanno già minacciato una serie di iniziative forti in segno di protesta. Rimanete aggiornati con le ultime novità sulla riforma pensioni cliccando il tasto Segui in alto a destra.