La Legge di Bilancio 2018 (ddl 2960), che ha iniziato il suo iter parlamentare lo scorso 31 ottobre, prevede diverse novità riguardanti le pensioni, il fisco, il lavoro e le imprese, lo stop dell'aumento dell'Iva, i famosi 85 euro lordi nelle buste paga dei dipendenti statali, tra cui gli insegnanti. Per quel che riguarda la Scuola, occorre innanzitutto dire che tra le varie figure, quelle più agevolate sono senza dubbio i dirigenti, con 440 euro mensili in più negli stipendi.

Ci si chiede allora cosa succede ai salari del personale ATA, che proprio in questo periodo vede il rinnovo della terza fascia per il triennio 2017/2020. Vediamo allora nel dettaglio cosa succede agli ausiliari tecnici e amministrativi delle scuole italiane.

ATA, la categoria più derisa dalla Legge di bilancio 2018

Ebbene sì, quella degli ATA non è sicuramente la fascia tenuta più in considerazione dalla Legge di bilancio 2018, specie se si pensa al trattamento dei dirigenti scolastici. Per assurdo, il personale ATA appare quasi deriso. Grossi dubbi al riguardo mostra anche Alessia Petraglia di Sinistra Italiana, che appoggia pienamente lo sciopero dei docenti e degli ATA, questi ultimi ritenuti troppo spesso 'poco importanti'.

Ma questa, altro non è che l'ennesima conferma di questo trattamento 'speciale' riservato ai collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi e al resto delle figure ATA. Di contro per i presidi sono previsti aumenti di circa 10 volte superiori rispetto a quello dei collaboratori o degli assistenti scolastici. Che dire allora? Pare un quadro di totale derisione quello che si prevede per gli ATA.

Legge di Bilancio: collaboratori scolastici ai margini

C'è in tutto ciò, una nota positiva anche per assistenti amministrativi e tecnici, che riguarda la possibilità di sostituzioni senza la deroga dei 7 giorni, fin ora prevista. Da questa opportunità ne sono però esclusi i collaboratori scolastici, e a questo punto non pare azzardato affermare che essi sono quelli posizionati più ai margini della scuola da tale Manovra.

Insomma non si prevedono grosse migliorie agli stipendi ATA rispetto alla situazione attuale, eppure migliaia sono le domande pervenute in ogni regione italiana per l'inserimento e/o rinnovo delle graduatorie di terza fascia e proprio in questi giorni si attende l'uscita del bando Miur per il completamento delle domande, con la scelta dei 30 istituti (modello D3).