La Gazzetta Ufficiale ha diffuso il decreto del Ministero del'Economia sulla rivalutazione delle Pensioni 2018. Vi anticipiamo che, a partire dal prossimo anno, gli assegni saranno aumentati fino all'1,1% per adeguarsi al tasso di inflazione. Dopo due anni di blocco a causa dell'inflazione, gli assegni previdenziali torneranno dunque a crescere. Ma per sapere nel dettaglio a quanto ammonterà la prossima pensione, è necessario fare un calcolo che varia in base all'importo della stessa.
Vediamo nel dettaglio le ultime news sulle pensioni del 4 dicembre.
Rivalutazione pensioni: niente rimborso integrale?
Per le pensioni ordinarie la rivalutazione sarà al 100% con un aumento dell'1,1%, ma solo per gli assegni fino a 3 volte il minimo. Le pensioni fra 3 e 4 volte il minimo si rivaluteranno al 95% e saliranno dell'1,045% nel 2018.Per gli assegni fra 4 e 5 volte il minimo l'indicizzazione sarà del 75% quindi l'aumento corrisponderà allo 0,825%. Fra 5 e 6 volte il minimo, ci sarà un adeguamento del 50% con un aumento dello 0,55%. Infine, per le pensioni sopra le 6 volte il minimo, l'indicizzazione sarà al 45%.
Per quanto riguardano le pensioni minime anche esse vedranno un piccolo aumento. Da 501,89 euro saranno portare a 507,41 euro al mese, l'assegno sociale arriverà a 453 euro (da 448,07), mentre la pensione sociale arriverà a toccare la cifra dei 373 euro mensili. A tutto ciò si sommerà uno 0,1% di indicizzazione riconosciuta nel lontano 2014 per via della differenza tra l'indice di rivalutazione provvisorio e definitivo. La modalità in cui verrà effettuato tale recupero sarà stabilità esclusivamente dall'INPS.
Legge di Bilancio 2018: passa il testo approvato dalle Commissioni
Il Governo ha ottenuto la fiducia al Senato sulla Legge di Bilancio 2018. Ora il provvedimento è nelle mani della Camera che ha soltanto poche settimane per l'esame della Finanziaria che dovrebbe entrare in vigore entro il 1° gennaio 2018.
Sono state fatte delle modifiche legate al pacchetto pensioni, al bonus bebè, alla web tax e ai finanziamenti sulle misure per i caregiver.
Le novità sulla Riforma Pensioni sono legate principalmente all'individuazione delle 15 categorie di lavori giudicati 'gravosi' e 'usuranti'. Inizialmente si era parlato solo di 11 categorie, ma poi se ne sono aggiunte altre 4: i siderurgici, i pescatori, i lavoratori agricoli e i marittimi. Tutti loro hanno diritto all'Ape Social e alla pensione anticipata. Infine, ricordiamo che è possibile che l'Ape Social venga prorogata al 2019.