Un anno di cambiamenti quello entrante, la Manovra di bilancio 2018 porta qualche novità per i lavoratori, vediamo nel dettaglio quali sono e a quali categorie sono rivolte.
Lavoro a tempo indeterminato per i giovani
I giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro si troveranno avvantaggiati da misure introdotte per promuovere le assunzioni a tempo indeterminato.
A partire da gennaio 2018, i privati che decideranno di assumere giovani sottoscrivendo contratti a tempo indeterminato (Dlgs n.
23/2015) avranno 36 mesi di esonero dal pagamento della metà dei contributi previdenziali a carico dell'azienda. C'è però un limite massimo che è stato fissato a 3.000 euro annui.
Lo sgravio fiscale viene applicato solo sulle assunzioni che avverranno entro la fine del 2018 e riguarda solo i giovani sotto i 35 anni che non siano stati precedentemente assunti a tempo indeterminato sia con lo stessa che con una differente azienda.
Da gennaio 2019, entrerà in vigore lo stesso sistema di assunzione con esonero del pagamento dei contributi previdenziali ma solo per i giovani under 30 che non siano mai stati assunti a tempo indeterminato nei rapporti di lavoro precedenti.
Sgravio contributi previdenziali per aziende
Si parla di esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali di competenza dell'azienda. Lo sgravio totale riguarda le assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, è necessario però, che i giovani assunti abbiano acquisito il titolo di studio non più di 6 mesi prima dell'atto di assunzione e che abbiano svolto durante gli studi almeno il 30% dell'alternanza scuola/lavoro oppure abbiano lavorato in apprendistato di primo o terzo livello.
Formazione aziendale incentivata
La manovra di bilancio 2018 pone molta attenzione sulla formazione del personale all'interno dell'azienda. Agli imprenditori che svolgeranno questo genere di attività formativa verrà riconosciuto il credito d'imposta.
La formazione deve essere impostata per l'acquisizione o consolidare la conoscenza delle innovazioni tecnologiche come previsto dal Piano nazionale industria 4.0.
Il credito d'imposta riguarderà il 40% della spesa sostenuta per la formazione aziendale dei dipendenti nel periodo di occupazione. Il tetto massimo annuale è di 300.000 euro.
Bonus: 80 euro a più fasce di reddito
Il bonus 80 euro, secondo le misure 2018, sarà erogato ad un numero maggiore di lavoratori grazie all'innalzamento della soglia di reddito fissata per l'accesso al bonus. Seguendo le direttive della Manovra di bilancio 2018, i lavoratori per accedere al beneficio devono avere un reddito complessivo che non superi i 24.600 euro.
Fino all'anno scorso la soglia era 24.000 euro, in questo modo viene aumentata la possibilità per i lavoratori di usufruire del bonus.
Le modifiche prevedono anche che la quota bonus venga ridotta e annullata al raggiungimento del nuovo limite di reddito complessivo di 26.600 euro in sostituzione dei precedenti 26.000 euro.
Stipendio: le nuove norme di sicurezza
Nel 2018 si ufficializza l'addio allo stipendio in contanti, diventa obbligatorio per le aziende versare il corrispettivo mensile su un conto bancario o postale tramite bonifico. Questa misura preventiva è stata adottata per evitare le truffe perpetrate nei confronti dei lavoratori che percepivano lo stipendio in contanti seguito da buste paga false ritrovandosi con contributi previdenziali non pagati.