Le ultimissime novità al 4 aprile 2018 sulla riforma Pensioni giungono direttamente dal Presidente del comitato di indirizzo e vigilanza dell'Inps Guglielmo Loy che torna a parlare della tanto discussa Legge Fornero e della possibilità di abolirla; proprio la promessa dell'abolizione della stessa è stata il cavallo di battaglia di coloro che hanno preso maggiori voti alle ultime elezioni.

Ma ora mantenere quelle promesse potrebbe costare più caro del previsto visti gli ultimi moniti del Fondo monetario internazionale e della Bce. Per Loy la Riforma Fornero è senza dubbio stata una cattiva legge, ma abolirla, sostiene, significa non tenere conto del nostro quadro occupazionale. Quel che si può certamente fare è andare nella direzione di una sostanziale modifica che tenga conto delle differenze tra le persone.

Riforma pensioni, parla Loy su Fornero: è sbagliata, le persone non sono uguali

Dopo gli interventi recenti di Cazzola, che ha riproposto qualora si volessero fare modifiche alla Fornero di riprendere le proposte sulle quote di Damiano del 2007 e di Delrio che ritiene pericoloso cancellare la Riforma Fornero in quanto minando il sistema alla radice si rischierebbe di non pagare più le pensioni, sulla questione è intervenuto anche Guglielmo Loy, Presidente del comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps.

Pensioni 2018, Loy: no abolizione, ma priorità a chi ha perso lavoro o fa mestieri usuranti

La ricetta per smussare l'attuale sistema previdenziale c'è secondo Loy, ma non può essere abolire la Fornero in toto, anche perché - e su questo punto concordano in molti - le pensioni si pagano con i contributi di chi oggi lavora. Se le persone che lavorano oggi sono insufficienti difficilmente si potranno pagare le pensioni un domani. Dunque il sistema va tenuto in equilibrio, spiega, ma si può andare verso una maggiore flessibilità per “chi non ha lavoro o chi fa un lavoro pesante”. "Abolirla sarebbe un errore. Significa non tener conto di un quadro più ampio e, cioè del quadro occupazionale - prosegue - dobbiamo tenere l’equilibrio ma rispondere a quelle emergenze.

Riforma pensioni, chi la spunterà?

Nei prossimi giorni si potrà forse comprendere quale sembianza prenderà il Governo e quali saranno le sue reali intenzioni; nei giorni scorsi Ghiselli aveva già mandato un avvertimento a chiunque si insidierà alla guida del Paese: "Aspettiamo il nuovo governo, poi nuovo tavolo o rilancio della mobilitazione". Sul fatto che almeno la legge Fornero vada rivista sono tutti d'accordo, vi è poi chi vorrebbe la quota 100, chi la quota 41, chi la proroga dell'opzione donna, chi la salvaguardia degli esodati, chi l'abolizione dell'aspettativa di vita. Il rischio è che anche questa volta, indipendentemente da chi salirà al Governo, essendo le richieste molte, qualcuno resterà deluso.