In primo piano il tema Pensioni con il Governo impegnato a mettere a punto il programma che avrà come obiettivo quello del superamento della Legge Fornero con quota 100 e quota 41 tra le misure più importanti, attese con speranza dai lavoratori. Dagli onorevoli Walter Rizzetto e Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia giungono, però, nel frattempo, delle brutte notizie per quanto riguarda le questioni relative agli esodati, l'estensione di quota 41 e a Opzione Donna: infatti, è stato reso noto, attraverso i social, che gli emendamenti presentati da Fratelli d'Italia al Decreto Dignità sono stati considerati tutti inammissibili.
Decreto Dignità: considerati inammissibili gli emendamenti FdI su esodati, quota 41 e Opzione Donna
L'onorevole Walter Rizzetto ha espresso tutta la propria rabbia e amarezza per l'epilogo dell'ennesimo tentativo di poter risolvere una situazione che si protrae da anni e che coinvolge migliaia di lavoratori che cercano, da tempo, di poter accedere alla pensione. Anche l'onorevole Giorgia Meloni ha confessato il proprio dissenso per il fatto che gli emendamenti siano stati respinti: l'ex Vicepresidente della Camera tira in ballo proprio la parola 'dignità', il termine con cui è stato battezzato il decreto emanato dal Governo Conte.
'Si tratta della dignità di persone che vogliono andare in pensione' ha scritto la Meloni. 'Che cosa ci sarebbe stato di meglio che inserire tale dignità nel decreto che porta questo nome?'.
Rizzetto promette battaglia in Parlamento: 'Misure che furono date per scontate in campagna elettorale'
L'onorevole Rizzetto, comunque, promette alle lavoratrici che chiedono la proroga della misura Opzione Donna e agli esodati quota 41 di andare avanti nella sua battaglia in Parlamento per far sì che vengano riconosciuti questi diritti che sono stati respinti senza nemmeno aprire una discussione in merito. Tra l'altro, l'onorevole Rizzetto ha sottolineato come queste misure vennero date per scontate durante la campagna elettorale che ha preceduto le elezioni del 4 marzo scorso.
Si tratta di emendamenti, ha sottolineato Giorgia Meloni, che, nel medio termine, avrebbero potuto portare un risparmio notevole alle casse dello Stato e dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Una decisione che, naturalmente, susciterà un'ondata di polemiche in tema previdenziale e che inasprirà il dibattito su quello che rappresenterà il programma di Governo in tema pensioni.