In tema Pensioni, c'è grande fermento, da parte dei lavoratori, per conoscere il piano del Governo riguardante il superamento della Legge Fornero: nelle ultime settimane, si è parlato molto di vitalizi, di pensioni d'oro, ma anche di quota 41 e quota 100, gli strumenti che, fuor di dubbio, interessano più da vicino tutti coloro che aspirano all'uscita pensionistica. Le promesse elettorali di Lega e Movimento Cinque Stelle avevano fatto ben sperare, soprattutto dopo la formazione del nuovo governo gialloverde. In molti, però, si stanno domandando quali possano essere le tempistiche per l'attuazione delle nuove misure e quali saranno i requisiti che verranno richiesti a chi vorrà accedere alla pensione.

Quota 100 e quota 41: le ipotesi al vaglio del Governo

Secondo il noto portale 'Termometro Politico', i dettagli riguardanti quota 100 e quota 41 troveranno la loro definizione nella Legge di Stabilità, anche perché si tratta di strumenti che entreranno in vigore dal prossimo anno. Sarebbero due le ipotesi al vaglio dell'esecutivo Conte: secondo l'economista Alberto Brambilla, quota 100 potrà essere presa in considerazione considerando le soluzioni rappresentate dai 64 anni di età anagrafica combinati con i 36 anni di versamenti contributivi oppure i 65 anni di età con i 35 anni di contributi. Altre soluzioni, come quella dei 63 anni e 37 di contributi, non dovrebbe rientrare nel provvedimento proprio per evitare che le coperture finanziarie risultino insufficienti.

Per quanto concerne, invece, la quota 41, l'idea del Governo sarebbe quella di puntare all'accesso pensionistico a partire dai 41 anni e cinque mesi, senza alcun requisito anagrafico. Verrà preso in considerazione il ricalcolo contributivo dell'assegno pensionistico per il periodo compreso tra il 1996 e il 2011, per chi, a fine 1995, avesse già al proprio attivo almeno diciotto anni di versamenti contributivi.

Resta, comunque, da stabilire se questa misura andrà o meno a sostituire la pensione anticipata prevista a 42 anni e dieci mesi.

Ghiselli (Cgil): 'Governo apra tavolo di confronto con i sindacati per superamento Legge Fornero'

Per superare la Legge Fornero, è fondamentale che il Governo apra un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali.

E' di questa opinione il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, il quale ha rimarcato il fatto che non serva parlare di quota 100 o di quota 41, specie considerando tutti quei vincoli a cui sono sottoposte le misure. Ghiselli ritiene, tra l'altro, che la proposta dell'esecutivo Conte sia 'assai discriminatoria', a tutto vantaggio dei lavoratori del Nord. L'esponente sindacale, inoltre, ha evidenziato tutte le proprie perplessità nei riguardi del ricalcolo contributivo delle pensioni d'oro e nei confronti dell'Ape Sociale, uno strumento che non ha funzionato a motivo dei troppi paletti rigidi che sono stati posti dal Governo.