Dal 6 marzo è possibile richiedere il reddito di cittadinanza, la nuova misura di contrasto alla povertà e all’esclusione lavorativa e sociale. La nuova misura diventa l’unica del suo genere, perché altri sussidi vigenti come l’assegno di ricollocazione o il Reddito di inclusione vengono cancellati e sostituiti dalla novità. Sul Reddito di inclusione, il Rei, misura varata dal precedente governo guidato dal PD, sulla pagina ufficiale dell’Inps su Facebook viene sottolineato il fatto che da marzo non si potrà più richiedere questa misura, ma che resta pienamente attiva per coloro che la stanno incassando o che hanno presentato domanda prima di questo epocale cambiamento.
Andiamo a vedere nel dettaglio se si può percepire Reddito di cittadinanza e Rei insieme o cosa devono fare i fruitori della vecchia misura.
La comunicazione dell’Inps
Sulla pagina ufficiale dell’Inps, quella dedicata alle famiglie, cioè “Facebook.com/INPS.PerLaFamglia/” c’è la comunicazione di cui parlavamo prima. Nel dettaglio, l’Inps certifica che con l’ingresso nel sistema del Reddito di cittadinanza, non potrà più essere presentata alcuna richiesta per il Reddito di inclusione. Oltre alla richiesta a nuovo, il Reddito di inclusione non potrà più essere rinnovato per coloro che lo hanno già percepito per i 18 mesi di durata previsti.
Il Rei - come si sa - andava richiesto presso il proprio Comune di residenza, e sempre nella comunicazione dell’Istituto si legge che i Comuni potranno continuare a trasmettere le domande per il Rei, solo se protocollate entro il 28 febbraio scorso.
I vecchi percettori del Rei
Da marzo pertanto, si potrà richiedere solo il Reddito di cittadinanza. Per quanti erano nell’elenco dei soggetti fruitori del Reddito di inclusione o per coloro che hanno presentato istanza prima del 28 febbraio 2019 e che attendono ancora il primo versamento o la consegna della card, la misura resta pienamente funzionante. Infatti per quanti hanno visto riconosciuto il diritto al Rei in data antecedente il mese di aprile 2019, il benefit previsto verrà comunque pagato e per tutta la durata inizialmente prevista.
In pratica, nulla cambia per quelli che percepiscono o che stanno per percepire il Rei che potrà essere fruito per tutti i 18 mesi previsti. Naturalmente nulla vieta a questi soggetti, sempre che ne posseggano i requisiti specifici, di andare a richiedere il Reddito di cittadinanza. Reddito di inclusione e Reddito di cittadinanza non possono essere percepiti insieme. Infatti per coloro che decideranno di presentare domanda per il Reddito di cittadinanza e che adesso percepiscono il Reddito di inclusione, devono sapere che quest’ultima misura decadrà dal momento in cui verrà accolta la domanda per la nuova misura. Nessun passaggio automatico tra le due misure pertanto sarà previsto, adesso che il Rdc è ufficialmente partito.
Saranno sempre i diretti interessati a dover presentare istanza. Necessario dunque andare a valutare la convenienza dell’una o dell’altra misura in base alle esigenze dei diretti interessati perché come requisiti, come adempimenti e come paletti, le due misure sono abbastanza differenti.