Dopo il via libera definitivo da parte del Senato e la successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il maxi decreto unico su Quota 100 e reddito di cittadinanza ha finalmente finito il suo iter parlamentare nei tempi previsti, ovvero, entro i 60 giorni dall'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità. Il sistema del pensionamento anticipato con le quote è una delle misure cardini adottate dal nuovo esecutivo volto a garantire una copertura previdenziale a migliaia di lavoratori anche se è stata introdotta in via sperimentale solo per il triennio 2019-2021.
Oltre 100 mila domande presentate
Tuttavia, è iniziata già la corsa alle domande per beneficiare dell'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi: in pochi mesi, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha registrato più di 100 mila istanze con la preoccupazione che le risorse finanziarie messe a bilancio potrebbero rivelarsi insufficienti.
Visto il limite temporale di tre anni imposto dall'esecutivo, però, tutti coloro che matureranno i requisiti dopo il 2021, potrebbe andare incontro ad un'ulteriore beffa. A spiegarlo è il senatore del Partito Democratico Tommaso Nannicini secondo il quale la riforma delle Pensioni messa a punto dal Governo Lega-stellato avrebbe alcuni aspetti contraddittori.
Difatti, il sistema delle quote potrebbe essere difficilmente realizzabile nel breve periodo visto che, molti lavoratori nonostante abbiano maturato il requisito contributivo dei 38 anni nell'anno, matureranno il requisito anagrafico nel 2021 e, pertanto, potrebbe rischiare di rimanere esclusi dalla misura.
"E' una lotteria di tre anni dal costo elevatissimo di 55 miliardi di euro che avvantaggia solo alcuni, sperando nella loro riconoscenza alle prossime elezioni", ha spiegato l'ex sottosegretario al Ministero del Lavoro ricordando anche che la riforma del Governo Conte rischia di essere iniqua e potrebbe penalizzare fortemente le giovani generazioni.
Quota 100 'simile' al reddito di cittadinanza
Inoltre, stando a quanto affermato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", Quota 100 sembra rivolgersi maggiormente ai lavoratori del meridione e alle fasce più deboli della società italiana visto che, stando alle stime dell'Inps molte delle domande sono state presentate da coloro che percepiscono redditi medio-bassi e per questo motivo potrebbe essere simile al reddito di cittadinanza.