"Non ci sono state chieste valutazioni e verifiche su possibili modifiche su Quota 100 né dei coefficienti né dell'aspettativa di vita", lo ha affermato il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Pasquale Tridico che si sarebbe dimostrato favorevole alla continuazione della sperimentazione del meccanismo delle quote fino alla scadenza prefissata, ovvero fino al 2021.

Per Tridico circa 2,5 miliardi di risparmi

Per lo stesso Tridico, infatti, non ci saranno cambiamenti e la norma che disciplina il pensionamento anticipato a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi rimarrà in vigore per tre anni.

L' esecutivo giallo-rosso potrebbe non prorogare la misura dopo il termine della sperimentazione e, per questo motivo, Pasquale Tridico invita a riflettere sulla prossima mossa che il Governo dovrà compiere per dare una maggiore flessibilità in uscita a migliaia di italiani che, da anni, attendono una risposta concreta.

Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale starebbe pensando all'introduzione di un fondo integrativo pubblico complementare che funga anche da pensione di garanzia a favore delle giovani generazioni che si ritrovano lontane da ogni prospettiva di pensionamento.

Inoltre, lo stesso Presidente dell'Inps avrebbe illustrato i risparmi derivanti dalle minori adesioni alla Quota 100 e al reddito di cittadinanza: circa 1,5 miliardi sono i fondi recuperati dalle minori adesioni di Quota 100 mentre un altro miliardo di euro verrebbe recuperato dal cosiddetto reddito di cittadinanza voluto dai 'grillini'. "Per il prossimo anno si prevede un risparmio più importante", spiega ancora Tridico.

Allo studio del Governo l'introduzione del salario minimo

Tra le ipotesi, anche la defiscalizzazione della Naspi che consentirebbe di recuperare risorse importanti per coprire i costi che potrebbero scaturire dall'introduzione del salario minimo sbandierato dal Movimento 5 Stelle.

Stando alle dichiarazioni dello stesso economista, inoltre, nei nove euro lordi per il salario minimo, si potrebbe considerare anche la tredicesima con lo scopo di includere circa 2,8 milioni di lavoratori che, al momento, percepiscono uno stipendio inferiore a questa soglia.

Nei piani del Governo, inoltre, ci sarebbe anche la proroga del regime sperimentale donna la cui scadenza è fissata il 31 dicembre 2019 e la resa strutturale dell'Ape Sociale. Non resta escluso, infatti, che parte dei risparmi accumulati potrebbero essere reinvestiti per finanziare le misure in materia previdenziale sulle quali l'esecutivo giallo-rosso sembra già aver dato una conferma.