Il Decreto Legge sulla scuola è stato firmato dal Presidente Mattarella. Il provvedimento, chiamato anche ‘salva precari bis’, prevede misure straordinarie in relazione alla necessità e all’urgenza per il reclutamento di personale scolastico e in parallelo la loro abilitazione all’insegnamento. In un primo momento il decreto era stato bloccato in relazione al fatto che escludeva dal concorso straordinario i docenti che insegnano nelle scuole paritarie.
Concorso straordinario: ok ai precari che lavorano nelle paritarie
Dopo la firma di Mattarella sul decreto per il concorso straordinario della scuola, risulterà sicuramente imminente la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale. In un primo momento il decreto conteneva una norma che, a quanto pare, aveva sollevato un polverone di critiche e contestazioni da parte degli esclusi. Infatti, inizialmente, il decreto non contemplava la possibilità e l’opportunità di far partecipare al concorso i docenti delle scuole secondarie pubbliche di tipo paritario. Considerata dagli interessati, da subito, un esclusione discriminante e perseguibile con ricorsi amministrativi, il ministro Fioramonti ha accettato il compromesso di permettere l’accesso al concorso, a tutti i precari di Terza fascia che lavorano nelle scuole paritarie presenti su tutto il territorio.
Secondo il nuovo decreto, quindi, coloro che dimostreranno di avere i requisiti necessari previsti dal decreto, ovvero i tre anni di insegnamento su otto, potranno accedere alla prova del concorso straordinario. Fermo restando che non rientreranno tra i primi ventiquattromila e quindi non potranno ottenere la cattedra per il prossimo anno scolastico. Saranno però abilitati all’insegnamento, se avranno raggiunto la votazione della prova scritta di almeno di 7/10, e inseriti nelle graduatorie relative all’insegnamento di Seconda fascia.
Concorso straordinario per 24.000 posti: requisiti richiesti
Il concorso sarà bandito per l’integrazione di insegnanti nelle scuole di tutta Italia per gli anni scolastici dal 2020/21 al 2022/23.
Il concorso determinerà una graduatoria di merito che scorrerà ad esaurimento e potrà essere utilizzata per assunzioni di docenti a tempo indeterminato. I requisiti per poter accedere al concorso sono: un titolo di studio che permette l’accesso al futuro insegnamento, un minimo di tre anni di lavoro svolto tra l’anno scolastico 2011/12 e il 2018/19 presso istituti scolastici di tipo statale secondari in ambito di insegnamento comune o di sostegno. Richiesto, inoltre, un anno di insegnamento specifico effettuato per la classe di concorso richiesta in fase di iscrizione concorsuale. Sarà necessario dimostrare di essere in possesso della specializzazione per quanto riguarda i posti relativi al sostegno. Si potrà partecipare per la candidatura in una sola regione e per una sola tipologia di insegnamento: posto comune o sostegno.