Nella notte tra il 6 e il 7 novembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Ristori bis, contenente una serie di misure rivolte a imprese e famiglie per supportarle nella crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus in atto. Stando al testo del decreto, gli aiuti - che per alcune attività interessate dal lockdown saranno raddoppiati - coinvolgeranno categorie di lavoratori che non rientravano nelle precedenti misure.
Sulla base di quanto dichiarato dal ministro dell'Economia, queste indennità potrebbero arrivare già la prossima settimana, "lunedì e martedì".
Chi potrebbe ricevere i bonus da questo mese
"Avevamo detto - ha scritto Roberto Gualtieri in una nota - che saremmo stati in grado di far arrivare sui conti correnti i primi soldi per il 15 novembre, in realtà essi arriveranno già da lunedì e martedì prossimi", riferendosi quindi al 9 e 10 novembre.
Il nuovo decreto prevede in dettaglio un incremento della platea dei beneficiari raggiunti dal primo dispositivo: oltre alle 460 mila del primo decreto Ristori (con una spesa complessiva di 2,4 miliardi di euro), vengono dunque aggiunte altre 270 mila imprese, con un dispendio fondi di altri 1,1 miliardi, per un totale quindi di 730 mila aziende alle quali saranno erogati i bonus.
Per quanto concerne i beneficiari, si passerà dalle 53 categorie dei precedenti decreti (individuate dai codici statistico-fiscali Ateco) a circa un centinaio. Entrano di fatti nel decreto Ristori bis anche gli agricoltori, i musei, i fotografi, chi fa corsi di danza, i negozi di bomboniere, i produttori di fuochi d'artificio, i centri commerciali, i bus turistici, le pizzerie al taglio, le lavanderie industriali, i tatuatori e i sexy shop. A tutte le categorie citate andrà il 200% di quanto ricevuto prima dell'estate guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Rosticcerie e pizzerie al taglio prenderebbero il 50% in più dei bonus avuti in precedenza. A tutte le altre categorie, invece, andrebbero dei contributi al 100% dei precedenti.
Bonus baby sitter di mille euro e congedi straordinari per i genitori
Il decreto Ristori bis prevede anche delle misure a sostegno delle famiglie, come il bonus baby sitter rivolto ai genitori che lavorano e si trovano a gestire i propri figli durante la chiusura degli istituti secondari di primo grado. Per i genitori che risiedono nelle "zone rosse" (a massimo rischio di contagio), tale bonus ammonterebbe a mille euro, che potrebbero essere spesi per tutti i servizi di baby sitting dei quali usufruiranno fino a quando le scuole non verranno riaperte. Inoltre, sempre in queste aree, data la sospensione della didattica e nel caso in cui il genitore non potesse lavorare in smart working, verrebbe riconosciuta allo stesso la possibilità di assentarsi dal lavoro nel periodo d'interruzione delle lezioni in presenza. Se il genitore optasse per l'astensione dal lavoro, potrebbe beneficiare di un congedo straordinario pari al 50% della retribuzione.