E' polemica a Milano sulla decisione dell'amministrazione comunale di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, massima carica spirituale buddhista. Un riconoscimento che arriva dopo 4 anni dalla consegna del 'Sigillo' di Milano.
Il Dalai Lama incontrerà anche l'arcivescovo di Milano
A Milano vivono e lavorano molti cinesi. Si può tranquillamente affermare che Milano, negli ultimi tempi, ha iniziato a parlare anche cinese.
E' sempre più forte l'ingerenza della Cina nel capoluogo lombardo. Un'interferenza che riguarda anche il mondo dello sport: recentemente, infatti, l'Inter è stata acquistata dal colosso cinese Suning. La comunità cinese a Milano è folta ma, ultimamente, indignata per la decisione di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama Tenzin Gyatso. Il Maestro supremo del buddhismo tibetano otterrà le chiavi di Milano durante una 3 giorni di eventi che partirà domani, 20 ottobre 2016. La nuova amministrazione comunale, dunque, conferma la scelta presa nel 2012 dal Consiglio comunale targato Giuliano Pisapia.
L'ambasciata cinese a Milano ha diffuso un comunicato con cui esprime il suo disappunto in merito alla decisione di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Sembra che questo non incontrerà solo il sindaco di Milano, ma anche l'arcivescovo di Milano, il cardinale Ettore Scola. Il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, ha affermato che non teme nessuno e consegnerà senza remore la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Il conferimento, secondo Sala, non vuole assolutamente rappresentare un tentativo di interferenza nelle vicende politiche della Cina.
Una decisione ingiusta
La comunità cinese di Milano si oppone fermamente alla decisione presa dall'amministrazione comunale meneghina perché rappresenta un oltraggio ai tantissimi cinesi che vivono nel capoluogo lombardo.
La decisione sarebbe ingiusta e non prenderebbe minimamente in considerazione il rapporto tra la Cina e il Tibet. Insomma, per i cinesi che vivono a Milano il Dalai Lama viene considerato dalla politica locale come il vertice di un Stato che non esiste, non solo una carica spirituale. E' contrario al riconoscimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama anche Wang Dong, ambasciatore di Milano: giorni fa ha parlato col prefetto, esprimendo il suo disappunto.
C'è agitazione a Milano per l'arrivo del Dalai Lama. La comunità cinese ha già annunciato una protesta che si svolgerà domani, 20 ottobre 2016, alle 11.30 dinanzi all'Università 'Milano Bicocca'. Tenzin Gyatso, proprio domani, parlerà con molti ragazzi.
Per evitare caos e tafferugli, il sindaco Sala ha deciso di incontrarsi col vertice dei buddhisti tibetani a Milano; il cardinale Scola, invece, lo riceverà in Curia.
L'ambasciata cinese tuona e sottolinea che la decisione presa nel capoluogo meneghino avrà ripercussioni negative sul rapporto tra la Cina e l'Italia. Secondo l'ambasciatore cinese, il conferimento della cittadinanza onoraria di Milano al Dalai Lama ha leso notevolmente 'i sentimenti del popolo cinese'. La Cina, dunque, non approva la scelta del sindaco di Milano. Domani ci saranno certamente molte contestazioni in occasione dell'arrivo di Tenzin Gyatso.