Il codice della strada è in continuo mutamento e ora presenta un'altra poco gradevole novità per gli automobilisti. Dal prossimo tre novembre l'intestatario della patente e quello del libretto di circolazione dovranno coincidere obbligatoriamente, pena una multa salata pari a 705 euro e il ritiro della carta di circolazione. Per mettersi in regola con le nuove disposizioni, bisognerà recarsi alla Motorizzazione e far annotare sul libretto di circolazione il nome di chi utilizza il mezzo non suo per oltre trenta giorni.
Ma ci sono anche esenzioni e l'invito è sempre quello di recarsi agli sportelli competenti per ulteriori chiarimenti.
Non dovranno farlo quanti già si spostano con un mezzo avente altro proprietario intestatario, oppure hanno già un'intestazione non aggiornata. Essi non rischiano multe. Di contro, i più colpiti sono soprattutto quanti per il lavoro che svolgono usano auto aziendali, o quanti, non potendo permettersene una, sono costretti a prendere sovente in prestito l'auto altrui. Ma bisogna anche dire che questa nuova disposizione è utile per pizzicare chi ha rubato auto e ha la sfortuna di essere fermato da un posto di blocco.
Questa novità, in realtà, era già stata introdotta quattro anni fa, ma solo ora rientra pienamente a regime.
Negli ultimi mesi tante sono le novità introdotte nel codice della strada. Come quella delle multe che si potranno pagare pure al Bancomat, risparmiando il trenta per cento se pagate entro cinque giorni, stimolando l'automobilista a pagare subito senza essere tentato di fare ricorsi, magari lunghi e dai quali si può pure uscire sconfitti rischiando di vedersi maggiorata la multa. Ad esempio un classico Divieto di sosta che prima costava quarantuno euro, ora costa meno di ventinove euro se pagato subito. E ovviamente è un ottimo modo per i Comuni di incassare più facilmente e velocemente.
Di recente poi sono state introdotte altre numerose novità, come la possibilità introdotta dallo scorso luglio per scooter e motocicli 125cc di circolare su tangenziali ed autostrade; o per le bici di poter circolare sulle corsie d'emergenza in città.